22 Gennaio 2024 - 05:10
L'elettrodotto di Pessina-Piadena e la stazione di Piadena
PIADENA DRIZZONA - Tra le sempre più numerose osservazioni al progetto di raddoppio della linea ferroviaria Piadena-Codogno nell’ambito del ‘Dibattito pubblico’, c’è da registrare quella presentata dagli ‘Stati generali Clima, Ambiente, Salute’ della provincia di Cremona sul tema del rapporto tra alimentazione elettrica della linea e salute. I sottoscrittori premettono di ritenere «oltremodo utile, importante e strategico, atteso da decenni dal territorio e di cui condividiamo gli obiettivi» il progetto ferroviario. «Ci preme tuttavia segnalarne, con spirito costruttivo, le criticità, nonché un aspetto che potrebbe avere ripercussioni negative sulla salute dei residenti interessati».
In particolare i riflettori vengono accesi sulla previsione di un «elettrodotto Terna da 132 KV fra le cabine primarie esistenti di e-distribuzione di Piadena e Cella Dati, con funzione di alimentazione della nuova linea ferroviaria, e che si sviluppa in maniera lineare in direzione nord est fino a raggiungere la cabina primaria di Piadena». Gli autori della osservazione sottolineano che «numerosi e qualificati sono gli studi effettuati nel mondo che correlano la presenza dei ‘Cem’ (Campi elettromagnetici) a bassa frequenza e danni all’uomo».
Viene citata l’indagine eseguita dalla Università di Modena e Reggio Emilia e università Usa sulla relazione causale tra vicinanza alle linee di alta tensione ed insorgenza di leucemia infantile. «Risultato: confrontando la presenza di questa malattia tra bambini che hanno vissuto a meno di 100 metri rispetto a quelli a oltre 400 metri il rapporto è stato di 2 a 1. Secondo Importante è il riconoscimento dello Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), che nel 2001 ha classificato quale possibile cancerogeno i campi elettromagnetici a bassa frequenza. Gli ‘Stati generali’ segnalano inoltre che l’abitato di Pontirolo Capredoni, frazione del Comune di Piadena Drizzona, «risulta già interessato dall’attraversamento a nord, e a poche decine di metri dalle abitazioni, dell’elettrodotto Terna in alta tensione a 130 kVolt, che parte dalla cabina primaria di Pessina Cremonese e arriva alla sottostazione Rfi di Piadena».
Viene sottolineato che «la realizzazione della nuova linea ad alta tensione, prevista per alimentare la nuova linea ferroviaria, oltre che lambire altri abitati parrebbe interessare nuovamente anche quello di Pontirolo Capredoni. Tutto ciò premesso, riteniamo che le motivazioni sopra richiamate suggeriscano la necessità che venga posta particolare attenzione all'impatto sulla salute che la prevista infrastruttura potrebbe avere sulla popolazione interessata. Si chiede pertanto che la stessa venga realizzata mediante interramento della linea, almeno nei tratti cui lambisce gli abitati ad una distanza tale per cui potrebbe rappresentare un serio pericolo sanitario, in particolare per la popolazione infantile».
Resta poi aperta la questione, di grandissimo interesse in particolare per il mondo agricolo, ma non solo, della esecuzione in variante del tratto tra Piadena e Cremona. Restano «aperte questioni complesse, su cui riteniamo necessario che venga fatta la massima chiarezza. Una di queste è quella relativa alla presenza del sedime per il secondo binario della linea ferroviaria Mantova-Cremona, secondo noi già previsto durante la realizzazione dell’attuale linea, e rispetto al quale vi abbiamo chiesto conferma circa la sua esistenza e collocazione».
Gli ‘Stati generali’ chiedono di capire «la motivazione della scelta progettuale di realizzare il raddoppio nel tratto Cremona-Piadena in presenza di esercizio, ma con la realizzazione di una nuova sede a doppio binario in variante, a distanza di circa 20,50 metri dal binario esistente, contrariamente a quanto previsto nel Progetto di fattibilità tecnica ed economica del 2018, in cui si prevedeva, sempre con la linea in esercizio, ‘…la realizzazione del binario di raddoppio a 5,50 metri dal binario esistente, in sinistra o in destra a seconda delle necessità funzionali e delle condizioni al contorno’».
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