22 Gennaio 2024 - 05:00
CREMONA - Il 2024 si apre con altre buone notizie sul fronte degli ingressi professionali: +10% di assunzioni nel settore dei servizi alle persone rispetto a gennaio 2023; +13,7% nel commercio; +1,8% nelle costruzioni. Resta, però, il mismatch tra domanda e offerta, soprattutto a causa della mancanza di candidati. A tracciare una previsione sui prossimi tre mesi, senza dubbio ottimistica, è l’osservatorio Excelsior di Unioncamere.
Che entro la fine di gennaio nella nostra provincia ipotizza ben 3.430 ingressi nel mondo del lavoro: più di 110 assunzioni al giorno sulla base delle esigenze dei vari settori. Spiccano le offerte di lavoro per operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (42%); seguono impiegati e professioni commerciali o servizi (23,6%); dirigenti, professioni specializzate e tecnici (19,5%) e infine le professioni non qualificate (14,9%). Fra le dieci province con più entrate professionali previste a gennaio ci sono Milano, Brescia e Bergamo: buon piazzamento regionale, quindi.
A livello trimestrale, nel Cremonese il numero schizza a 8.180 e dunque si ipotizzano circa 90 assunzioni al giorno. Un’aspettativa migliorata rispetto al precedente report dell’Osservatorio Excelsior, che a dicembre parlava di 7.580 assunzioni entro febbraio. Attualmente la ripartizione è la seguente: il 56,4% nel settore dei servizi, il 43,6% in quello industriale. Il tasso d’ingresso cremonese è al 4,3 e significa che per ogni 100 dipendenti ne entrano appunto 4,3 nuovi. Un dato al di sopra della media regionale che è a quota 4,1. Con riferimento ai livelli di istruzione, il 19% delle ricerche di personale è rivolto a laureati, il 30% a diplomati e il 32% a chi è in possesso di una qualifica o diploma professionale.
Per il 18,1% delle assunzioni le imprese pensano di rivolgersi preferenzialmente a lavoratori immigrati, soprattutto nei settori dei servizi operativi (30,8% del totale delle entrate), della logistica (29,1%), dei servizi di alloggio, ristorazione e turismo (24,4%), delle costruzioni (21,0%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (20,6%). Il nodo cruciale? Resta la difficoltà di reperimento del personale cercato. Insomma, il lavoro cresce, chi risponde all’offerta un po’ meno. Secondo l’Osservatorio, attualmente a livello nazionale mancherebbero infatti ben 250mila dei profili ricercati, pari al 49,2% del totale delle assunzioni programmate. Percentuale che è in salita rispetto al mese scorso, quando era al 48,5%.
Una previsione fra luci e ombre, dunque, commentata dal presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio: «Partiamo dall’incremento delle assunzioni previste, un trend positivo che penso si andrà a consolidare nell’arco di tutto il 2024. Purtroppo però continuano a mancare figure professionali e mi riferisco soprattutto a settori come meccanica ed elettromeccanica, che attualmente interessano tutti i settori visto che qualsiasi tipo di produzione diventa sempre più tecnologica. Come invertire la rotta? Le recenti rilevazioni fatte insieme agli imprenditori ci confermano il ruolo cruciale della formazione. E in provincia di Cremona siamo sulla buona strada - sottolinea Auricchio - pensiamo ad esempio agli Its nel campo della meccatronica e della cosmetica: i risultati ci dicono che quella è la strada da proseguire». Lo conferma anche il fatto che, sulla base dell’indagine dell’Osservatorio Excelsior, circa 7mila richieste del mese sarebbero rivolte, in Italia, proprio ai diplomati Its Academy.
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