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Bonaventi insegue il bis: «Mi ricandido sindaco»

Il primo cittadino lancia la corsa elettorale: con ogni probabilità sarà lui il leader del centrodestra

Stefano Sagrestano

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10 Dicembre 2023 - 17:27

Bonaventi insegue il bis: «Mi ricandido sindaco»

PANDINO - Di solito la prima mossa spetta allo sfidante (o agli sfidanti), ma mentre nel centrosinistra ancora tutto tace, il sindaco uscente Piergiacomo Bonaventi esce allo scoperto ufficializzando la propria disponibilità a un secondo mandato, in vista delle comunali della primavera 2024. Nessuna pretesa di auto candidarsi, ma è molto probabile che il centrodestra pandinese scelga ancora il 50enne leghista come proprio leader. Dal 2019 gli equilibri politici a livello nazionale sono cambiati molto, la Lega è stata largamente superata da Fratelli d’Italia. In Lombardia la forbice è meno eclatante. Bonaventi stesso lo ammette. Sulla sua ricandidatura ci sarà una trattativa. A questo proposito, in giunta per Fdi siede Riccardo Bosa, oggi vicesindaco.


«Ho già dato la disponibilità al mio partito, da sempre la Lega, per un eventuale secondo mandato, però sono all’interno di un gruppo con altri partiti politici perciò verrà fatto, come sempre, un confronto tra tutti gli alleati», conferma Bonaventi che si può ormai considerare a tutti gli effetti un amministratore di lungo corso, dopo le esperienze in consiglio provinciale e nel cda della partecipata comunale Asm. Negli ultimi quattro anni e mezzo ha fatto il sindaco a tempo pieno, prendendosi l’aspettativa dall’Evonik, l’azienda chimica di via Falconera per la quale è stato responsabile della gestione degli impianti. A livello politico Bonaventi si attribuisce un merito: «Personalmente ritengo di essere stato all’altezza di un ruolo cosi importante e soprattutto di aver tenuto unito tutto il gruppo di centrodestra pandinese».

Un ruolo di mediatore di cui gli va dato atto. Dal punto di vista politico gli anni della sua amministrazione non sono stati sicuramente facili. Ad esempio, le dimissioni a marzo dell’anno scorso della vicesindaca Francesca Sau, rimasta solo come consigliere, motivate con il fatto che «fossero venuti meno il rapporto di fiducia e di condivisione del programma» con il resto del gruppo. A cascata, di fronte alla scelta di Bonaventi di nominare Bosa come vice, l’attuale assessore ai lavori Pubblici Francesco Vanazzi aveva alzato la voce.

«Apprendo con rammarico della designazione del vice da parte del sindaco, in quanto per la seconda volta (la prima fu dopo il voto del 2019, quando Vanazzi leader locale di Forza Italia, si aspettava la nomina a vice, ndr) non ha mantenuto i pregressi accordi e la parola data nei miei confronti: ne prendo atto. Detto ciò, non sono certo i titoli a condizionare il mio impegno». Infine, in estate ha lasciato, stavolta per motivi di carattere personale e lavorativo, l’ormai ex assessore all’Istruzione Sara Sgrò, uscita anche dal consiglio. Sono stati molti, di conseguenza i cambiamenti. In giunta ci sono ora due esterni, al Welfare e all’Istruzione: rispettivamente Alessia Bellocchio e Nicol Sonzogni. Anche la loro posizione in vista delle comunali andrà verificata, per capire innanzitutto se faranno parte della squadra che affiancherà Bonaventi nella corsa alla riconferma.

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