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ORZINUOVI/SONCINO

Il vento sradica il Convivium dal muro delle medie Corniani

La monumentale opera muraria da 170 mq del maestro soncinese Davide Tolasi irrimediabilmente danneggiata dal maltempo. Nessun ferito

Andrea Niccolò Arco

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andreaarco23@gmail.com

02 Novembre 2023 - 16:07

Il vento sradica il Convivium dal muro delle medie Corniani

ORZINUOVI/SONCINO - Shock nella Capitale della Bassa: il vento che sta sferzando da stamattina la cittadina sull’Oglio è stato così violento da sradicare Convivium, la monumentale opera muraria, di quasi 170 mq, che il maestro soncinese Davide Tolasi aveva realizzato sette anni fa per rendere le medie Corniani una ‘scuola che si fa tela’. Nessun ferito. La zona era già transennata da martedì, dopo che erano stati individuati piccoli cedimenti. È peraltro crollata unicamente la parte del dipinto, senza che la struttura subisse danni.

«Il dipinto in sé – ha raccontato il noto artista soncinese a caldo, subito dopo aver appreso la notizia – pare persino integro, per assurdo. Escludo totalmente, però, che si possa sistemare. Già la sola rimozione dei detriti ne causerà, inevitabilmente, un danneggiamento importante. Rifarlo da zero? Improbabile, se non impossibile. Il destino dell’opera? – ironizza –. Chissà, magari rinascere come l’Araba Fenice».

Fulcro centrale del gigantesco capolavoro, grande quanto una facciata della scuola e finanziato dal Miur a costo zero per la cittadinanza, era la guerra vista con gli occhi di Orzinuovi. Tolasi, che nei mesi precedenti ai lavori aveva incontrato gli studenti e gli anziani del paese per raccogliere opinioni, storie e consigli, aveva poi dato vita nell’opera a molti aspetti della società orceana, visibili nei personaggi e nei dettagli: «Ho deciso di rappresentare un banchetto perché per i ragazzi tra i 20 e i 30 anni, il momento in cui si parla di guerre lontane nel tempo o nello spazio è sempre il tavolo di casa, il momento più sacro dello stare in famiglia» aveva spiegato l’autore.

E sulla tavola del ‘convivium’ di Tolasi la famiglia rappresentata era quella della storia cittadina, vista da ogni angolo. Con i più attenti che avranno di certo riconosciuto volti noti: uno dei soldati era l’ultimo caduto della resistenza orceana, Severino Micheli, fucilato il 26 aprile del ‘45; la donna era la fascista Lucia Arnoldi, imprenditrice e figura storicamente controversa. Tra gli altri c’era anche il pittore stesso, calato nel ruolo di uno dei due soldati.​​​​​​

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