02 Ottobre 2023 - 18:16
CREMONA - I casi di ‘febbre del Nilo’ in tutta Italia sono saliti a 283: lo dice l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità, che è uscito a fine mese e che per quanto riguarda la provincia di Cremona parla di sei persone con sintomi neuro-invasivi e dunque più seri. A questi si aggiungono due casi di semplice febbre riconducibile proprio a West Nile. Almeno otto contagi umani da inizio estate, dunque, e prevalentemente nella fascia di età più avanzata: tre dei casi registrati a Cremona hanno riguardato over 75.
Ed è purtroppo stato registrato anche un decesso, mentre complessivamente in Italia i morti a causa del virus sono stati 17: cinque in Piemonte, 8 in Lombardia, 4 in Emilia-Romagna. Per quanto riguarda la sorveglianza fra gli animali, non si registrano focolai né casi isolati fra cavalli e in allevamenti avicoli. Restano invece due i pool di zanzare cremonesi risultate positive al virus. Come già riferito è stato anche individuato un pool positivo al virus Usutu, simile al West Nile ma con minore probabilità di trasmissione umana. Visto anche il protrarsi delle alte temperature, la sorveglianza dell’Iss – portata avanti con l’imprescindibile ruolo delle Ats – proseguirà.
Quanto invece alla febbre Dengue, a sua volta trasmessa dalla zanzara e quest’anno più diffusa rispetto al passato, stando agli ultimi dati a disposizione (e aggiornati al 25 settembre) i casi lombardi sono saliti a 81. Complessivamente in Italia i casi sono invece 236 di cui 200 importati dall’estero (Paesi dove il virus è endemico) e solo 36 autoctoni. Nessun decesso.
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