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LA RIPARTENZA

Lavoro: autunno tutto da decifrare, vendite di Natale cruciali

Alla ripresa dopo la pausa estiva parlano i rappresentanti delle associazioni del commercio. Luci e ombre: bene finora bar e ristoranti, male il comparto moda rispetto all’anno scorso

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

05 Settembre 2023 - 05:00

Autunno tutto da decifrare, vendite di Natale cruciali

CREMONA - Sono quotidianamente a diretto contatto con il cliente e dunque hanno il polso della situazione in tempo reale. Tra i commercianti l’autunno che sta per iniziare viene visto tra luci e ombre, in base anche all’andamento di questo 2023 finora. Ci sono però categorie che sorridono, come i ristoratori e i baristi. L’estate si è dipanata su numeri positivi e anche il rientro dalle ferie lascia ben sperare. Sulle prospettive di queste attività si somministrazione, fa il punto Alessandro Lupi, della Federazione pubblici esercizi di Confcommercio.

Alessandro Lupi della Fipe - Confcommercio

«L’estate per noi è sempre una stagione un po’ particolare: non è un mistero che incide la presenza di tante feste e sagre nel nostro territorio, poi bisogna tenere in considerazione che aumenta la frequentazione delle canottieri e dei centri sportivi cittadini. Ovviamente contano anche le ferie che svuotano un po’ la città, e vanno a diminuire la potenziale clientela, sia per le attività come i pubblici esercizi, sia per tutto il comparto commerciale. Questi mesi sono comunque andati bene e per l’autunno ritengo che ci siano le condizioni per proseguire in questa direzione. Il nostro è un comparto che, se anche si è consolidati, deve sempre cercare di innovare. Così faremo anche nei prossimi mesi».

Gaia Fortunati, presidente di Confesercenti


Meno soddisfacente la condizione dell’abbigliamento: «Non è un mistero che gli affari siano calati rispetto all’anno scorso, quando c’era il forte rimbalzo positivo del post Covid – chiarisce Gaia Fortunati, presidente di Confesercenti –: stime parlano di un meno 30% nel settore abbigliamento, dato sostanzialmente abbastanza uniforme. Nicchie in controtendenza ce ne sono, ma non certo numerose. Chi ha incrementato il magazzino basandosi sugli ottimi risultati 2022, acquistando capi con largo anticipo come si è soliti fare, adesso si trova un po’ spiazzato avendo parecchia merce in giacenza».


Fortunati non getta la spugna: «Io sono per natura ottimista, dunque guardo avanti. In questo periodo rimane ovviamente centrale il back to school, con le famiglie che mettono al primo posto queste spese. Tra un mese avremo sicuramente un quadro più completo sull’andamento autunnale e di conseguenza sulla chiusura dell’anno sulla quale, come sempre, influirà in maniera decisiva la fase dello shopping natalizio».

Berlino Tazza, presidente di Sistema impresa Asvicom


Per Berlino Tazza, presidente di Sistema impresa Asvicom «ciò che può capitare nel prossimo trimestre e nei mesi a venire è tutto da decifrare. Molto dipenderà dall’andamento dei prezzi al consumo e dall’abbassamento del costo del danaro per un maggior sostenibilità dei mutui che molte famiglie sono chiamate ad onorare. Fra qualche giorno riapriranno le scuole e le famiglie dovranno affrontare un salasso per l’acquisto materiale scolastico: i prodotti di cartoleria registrano un incremento medio del 9,2% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione. I libri per le famiglie che hanno ragazzi che frequentano le medie costano 300/400 euro. I gravi danni patiti da molti nuclei per gli eventi atmosferici avversi su auto e edifici hanno creato esborsi imprevisti immediati e causeranno un aumento in ambito assicurativo. Una situazione non rosea dunque che andrà a peggiorare l’economia domestica di molte famiglie che l’ufficio studi della Cgia di Mestre aveva già visto in difficoltà a dicembre 2022 con l’aumento a 22.710 euro dell’indebitamento medio per nucleo familiare».

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