21 Luglio 2023 - 18:33
PADERNO - La mano magica di Stefano Delvò (in arte ‘Dase’) ha colpito ancora. Dopo il murale che immortala il grande Gianluca Vialli realizzato all’oratorio di Cristo Re in città, l’artista cremonese ne ha firmato un altro dedicato stavolta al grande compositore Amilicare Ponchielli. Su commissione del Comune, Delvò ha lavorato su una delle pareti della cabina elettrica di via IV Novembre, di fronte alla ditta Beltrami e come sempre è stato un capolavoro che tutti ammirano e apprezzano.
«Il progetto – spiega il 26enne autodidatta - è nato dalla conoscenza della vice sindaco Simona Ravasi, che mi ha aperto le porte del museo ponchielliano, dove ho visto delle immagini realizzate dal pittore padernese Rino Ferrari e una di queste mi è piaciuta molto; allora ho proposto di riproporla in chiave ‘street art’ con qualche modifica per dare nuova luce ad un’opera che altrimenti sarebbe rimasta confinata tra le mura del museo».
Fatica che Delvò ha iniziato e concluso nel giro di tre pomeriggi soltanto, lavorando una ventina di ore. «Inizialmente – prosegue l’artista - erano previste anche delle ballerine per riproporre la famosa opera di Ponchielli della Danza delle Ore, ma la superficie doveva essere più grande e ho dovuto quindi ridimensionare il lavoro per adattarlo alla situazione logistica; ho usato i colori che definisco dello sfondo amichevole, che cioè mettono d’accordo le esigenze di tutti, dal bambino all’adulto».
In corso d’opera non sono certo mancate le soddisfazioni. «Mentre lo dipingevo – confida l’autore – è venuta qui a fotografarlo una signora che mi ha detto essere una lontana pronipote di Ponchielli e che arriva dal Brasile, ma non ho capito bene da quale zona perché parlava poco l’italiano e poi la settimana scorsa, di ritorno dalla messa al cimitero un gruppo di signore in bicicletta mi hanno fatto i complimenti».
Delvo’, che lavora come educatore, vanta numerose esperienze con associazioni, cooperative ed enti comunali del nord Italia: «I messaggi che ho provato e proverò a trasmettere con i miei lavori sono molteplici – conclude – la distinzione continua ad esistere tra i miei lavori privati ed i lavori che realizzo con i ragazzi: nel primo caso non sempre ci sono contenuti e messaggi, in quanto molte volte devo andare incontro alle richieste del committente oppure dipingo le mie scritte e sperimento stile grafici con le lettere; in questo caso non ci sono messaggi predeterminati da parte mia, però ogni mio lavoro ha una componente emotiva che fuoriesce nel momento della creazione e dell’azione pittorica. Anche l’accostamento dei colori è sempre orientato a stimolare l’immaginazione di ognuno, giovane o anziano che sia, in modo tale da dare una libera interpretazione dell’opera e poter regalare anche solo per un momento una sensazione o emozione».
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