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TRANSAZIONI DIGITALI: IL REPORT

La moneta elettronica cresce al rallentatore: Cremona 67ª in Italia

La nostra provincia si piazza in penultima posizione regionale, a riconferma della maggiore ‘diffidenza’ dei cittadini nei confronti di pos e altre metodologie di pagamento elettronico

Elisa Calamari

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16 Luglio 2023 - 05:25

La moneta elettronica cresce al rallentatore: Cremona 67ª in Italia

CREMONA - Sempre più clienti che pagano con la moneta elettronica (anche al bar) ma nella nostra provincia l’utilizzo di carte di credito e bancomat sembra essere meno in voga rispetto ad altre località italiane. Se le transazioni digitali nel Paese in media sono cresciute del 44,4% dal 2022 al 2023, infatti, il Cremonese si ferma invece ad un +27,3% che gli conferisce un 67° posto nazionale. Insomma, si registra una certa reticenza.

IL PODIO

Per analizzare il trend lungo tutto lo Stivale, l’azienda SumUp ha realizzato l’Osservatorio caffè e ristoranti cashless 2023: dalle province in cui crescono di più le transazioni senza contanti a quelle in cui si registrano gli scontrini cashless più bassi. Si scopre così che dopo avere investito nell’innovazione per superare l’emergenza sanitaria, la crisi economica e l’inflazione, ora il comparto è pronto a ripartire dalle soluzioni di pagamento digitali. Rispetto al 2022, infatti, nella ristorazione si registra un convinto aumento dei pagamenti senza contanti. E allo stesso tempo si abbassa il valore dello scontrino medio pagato con carta o bancomat: dai 25,4 euro del 2022 ai 23,4 euro del 2023, registrando un -7,6%. Sul podio della classifica delle aree con il più alto aumento di transazioni digitali ci sono Modena (+82,2%), Ancona (+54,1%) e L’Aquila (+51,7%). Proseguendo lungo la top ten compaiono Biella (+50,8%), Piacenza (+49,9%) e Varese (+46,9%), Rieti (+46,2%), Prato (+44,7%), Lucca (+43,2%) e Venezia (+42,6%).

IN LOMBARDIA

Per incontrare Cremona bisogna appunto scendere alla posizione numero 67. Oltre all’incremento di transazioni digitali – appunto pari al 27,3% – SumUp ha calcolato lo scontrino medio cashless locale: è sceso dai 28,6 euro del 2022 ai 24,6 del 2023, registrando un -14,1%. Interessante il confronto tutto lombardo, che vede in testa la provincia di Varese con una impennata di pagamenti digitali pari al +46,4%. Segue Pavia con +41,8%; poi il capoluogo regionale Milano con un +33,2%; Lodi con +33,1%; Brescia con +31,6%; Monza e Brianza +31,5%; Bergamo +30,4%; fanalini di coda Mantova con +28,8% e Sondrio con +25,6%. Cremona si piazza dunque in penultima posizione regionale, a riconferma della maggiore ‘diffidenza’ dei cittadini nei confronti di pos e altre metodologie di pagamento elettronico.

GLI SCONTRINI MEDI

Dall’altro lato della classifica, tra le province d’Italia che registrano gli scontrini più alti primeggia Aosta con 38,5 euro. Da segnalare, però, come anche questo valore abbia visto una diminuzione rispetto all’anno precedente: nel 2022, infatti, la stessa provincia registrava un ticket medio di 39,7 euro (-3,1%). Percorrendo il resto della classifica, gli scontrini cashless più alti d’Italia si trovano a Grosseto (37,3 euro) e Siena (36,5 euro), anch’esse però con valori in calo rispettivamente del -8,7% e del -10,3%. Seguono Bolzano (35,9 euro), Verbano-Cusio-Ossola (34,5 euro), Sondrio (33,9 euro), Cuneo (32,5 euro), Como (32,4 euro) e Asti (32,2 euro). E lo scontrino medio più basso pagato con moneta elettronica? É quello di Oristano pari a 15,5 euro. All’ultimo posto per incremento di pagamenti digitali, invece, troviamo Pordenone con solo il +8,4%.

IL RUOLO DEI TURISTI

«Pagare con carta e smartphone è comodo e veloce non solo per saldare il conto dopo cena – concludono dall’Osservatorio SumUp –: i valori in diminuzione degli scontrini medi cashless dimostrano come le soluzioni digitali siano preferibili anche per acquisti più economici, dal gelato al caffè, in sostituzione al contante. Oltre ad abbattere i costi del denaro in termini di sicurezza (spese per attrezzare il ristorante con allarmi e sistemi di sorveglianza) ed efficienza (trasporto dei valori alle filiali bancarie, sempre più rare sul territorio italiano) disporre di strumenti digitali aiuta l’esercente a rendere il business più attrattivo agli occhi di una clientela sempre più vasta». I turisti più cashless? Anche all’ombra del Torrazzo sono statunitensi e britannici.

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