20 Aprile 2023 - 05:10
Il tavolo dei relatori nell’incontro dedicato alla fusione
GUSSOLA - Se lunedì sera il tema della fusione ha agitato parecchio le acque in palestra a Torricella del Pizzo durante la presentazione del progetto, martedì sera invece a Gussola, in occasione della iniziativa gemella, si è registrato un clima decisamente tranquillo. La partecipazione è stata elevata, con oltre cento persone, nonostante la contemporaneità dell’appuntamento con la partita di Champions League Napoli-Milan. Nessuna contestazione. Anzi, tutti pareri favorevoli — al di là degli orientamenti politici — alla proposta di fondere per incorporazione i due paesi confinanti, Gussola con i suoi 2.659 abitanti e Torricella con 576, dando luogo in caso di esito favorevole a un Comune di 3.235 abitanti. Gussola, in questa occasione, appare graniticamente unita.
Per circa un’ora il sindaco Stefano Belli Franzini, avvalendosi di slide, ha illustrato nel dettaglio tutti gli aspetti della vicenda, elencando i vantaggi, cioè «maggiori servizi, minore tassazione, maggiori investimenti, riduzione del debito, più personale, risparmi delle spese generali, con possibilità di programmare con serenità il futuro del territorio». Ha riepilogato i vantaggi economici, a partire dal previsto contributo annuale di 604mila euro, che insieme ai risparmi di spesa di 88mila euro l’anno e a un contributo regionale ‘una tantum’ di 80.863 euro l’anno, porterebbero al nuovo Comune 7 milioni e 863 euro nei prossimi dieci anni.
Da parte della minoranza massima condivisione del progetto. Il capogruppo Massimo Rossini si è detto «assolutamente d’accordo. Ci crediamo, per Gussola e i gussolesi, e siamo convinti che questo sia un ‘treno’ da prendere subito. Prima o poi, tanto, saremmo costretti a fare comunque la fusione ma poi non ci sarebbero più contributi. Possono esserci diversità di vedute con la maggioranza, ma qui stiamo parlando del bene di tutto il paese». Sulla stessa linea Nicolò Mangoni: «Finalmente si può parlare di fusione, i tempi sono finalmente maturi. Abbiamo il dovere, dato dal senso di responsabilità, di agire a lungo raggio. Manca poco più di un anno alle elezioni amministrative e non ci può essere regalo migliore che andare spediti verso la fusione. Lancio un appello perché questo percorso sia condiviso. O vinciamo insieme o perdiamo tutti insieme».
Il sindaco di Torricella Sigrid Bini ha detto che «si tratta di un percorso di grande responsabilità. Ci siamo sentiti di proporlo alle comunità perché dobbiamo decidere quale sarà il nostro futuro e il referendum sarà un passo fondamentale». Orestilla Sogni, dopo aver elogiato il sindaco «per la sua presentazione esauriente», ha sottolineato che «la fusione è un investimento per il futuro, perché serviranno risorse per erogare servizi e istituirne di nuovi che possano attrarre giovani. Personalmente sono contenta di questo lavoro».
«Gli amministratori — aggiunge Giuseppe Ragazzini — hanno fatto il loro dovere cercando di dare un futuro al territorio, che rischia di essere depauperato. E non possiamo pensare che Gussola e Torricella restino divisi. Si va avanti insieme: è per il bene di tutti». L’ex vicesindaco Rossano Remagni Buoli: «Se non ci fosse questo passaggio, il paese che avrebbe da perdere di più sarebbe Gussola. Ad avere un sacco di benefici dalla fusione sarebbe comunque Torricella».
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