Sette telecamere di sorveglianza sulla piazza dei vandali

VIADANA - Occhi elettronici e digitali puntati sul degrado, per evitare che nella centralissima piazzetta Orefice a sul retro dell’auditorium Gardinazzi si ripetano episodi di vandalismo e lamentele da parte dei condomini. Per raggiungere questo obiettivo, il Comune ha recentemente installato nei luoghi che delimitano il perimetro dell’edificio, che da anni ospita alcune classi distaccate dell’Istituto comprensivo Parazzi, un nuovo sistema di videosorveglianza composto da 7 occhi elettronici collegati con la centrale della Polizia locale. Nel contempo, l’ente locale ha siglato un accordo con la Provincia, proprietaria dell’edificio che ospita l’auditorium e le aule, in modo da avere la gestione di tutti gli spazi di piazzetta Orefice fino al 31 agosto del 2025.

Tornando al sistema di videosorveglianza, l’installazione delle telecamere è stata resa possibile grazie ai fondi derivanti dal bando del Ministero dell’Interno intitolato ‘Scuole sicure’: un totale di 14.690 euro che il Comune ha investito negli occhi elettronici (5mila euro), per l’acquisto di apparecchiature per identificare le sostanze stupefacenti (7.800 euro) e per attività di controllo (1.890 euro). Le telecamere sono entrate in funzione martedì e sono collegate all’impianto di videosorveglianza comunale. Sei occhi elettronici inquadrano l’intero perimetro della struttura, mentre un settimo è stato posizionato in modo da sorvegliare via Callas, la strada dietro l’auditorium.

«L’area è sempre stata soggetta alla frequentazione da parte di gruppi di giovani, specialmente nelle ore notturne, e pertanto messa sotto attenzione dalla Polizia locale e dalle altre forze dell’ordine», spiega l’assessore alla Sicurezza Romano Bellini. «Ci sono state parecchie segnalazioni di episodi di vandalismo e lamentele da parte dei condomini, con le nuove telecamere si potranno utilizzare le immagini per risalire agli autori dei vandalismi. Anche la telecamera che riprende via Callas è importante, perché vi è l’accesso da cui i gruppi di ragazzi entrano per raggiungere le scale antincendio, un luogo di ritrovo presso il quale lasciano spesso sporcizia e degrado».

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