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SONCINO

Paura sul bus: quatto giovani insultano la conducente e sfondano un vetro

Durante il servizio, la donna alla guida del mezzo ha invitato a scendere quattro 20enni perché senza biglietto, i quali hanno dato in escandescenza quando sono stati chiamati i carabinieri. Denunciati

Riccardo Rossi

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rrossi@laprovinciacr.it

07 Marzo 2023 - 16:18

Scompiglio sul bus: quatto giovani insultano la conducente e sfondano un vetro

La vetrata sfondata

SONCINO - I Carabinieri della Stazione di Soncino, al termine di un’attività di indagine durata meno di due settimane, hanno denunciato per minaccia, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio, oltraggio e atti persecutori un 19enne straniero con precedenti di polizia. Altre due persone sono state denunciate per avere concorso con lui: sono un uomo e una donna di 20 anni con precedenti di polizia, lui denunciato per interruzione di pubblico servizio e lei anche per  oltraggio e atti persecutori.

Tutto è iniziato con l’intervento di una pattuglia dei carabinieri effettuato verso le 14 del 22 febbraio su richiesta di una donna, conducente di un autobus del trasporto pubblico. Pochi minuti prima si trovava con il mezzo di servizio in piazza XXV Aprile di Soncino ed era seduta nella sua postazione di guida in attesa di partire per effettuare la tratta Soncino - Cremona. Sono saliti a bordo quattro giovani, due ragazzi e due ragazze, che si sono seduti nei posti in fondo senza esibire alla conducente il biglietto del viaggio.

La conducente li ha quindi invitati a scendere, ma i quattro non le hanno prestato attenzione e si sono seduti negli ultimi sedili. La donna ha quindi chiamato il 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri, e quando i quattro l'hanno capito, si sono alzati e sono usciti dalla porta anteriore, passando davanti alla donna e riempiendola di insulti e minacce. La donna dopo che i quattro sono scesi, ha chiuso le porte, ma ha sentito chiaramente che tutti e quattro i giovani hanno continuato a insultarla pesantemente, con offese di ogni tipo.

Uno dei giovani, il 19enne, ha sferrato alcuni calci alla carrozzeria dell’autobus e, quando il mezzo stava per partire, uno di loro, il 20enne, si è posizionato davanti al pullman per impedire la partenza, chiedendo di salire sul veicolo per recuperare un telefono che aveva dimenticato. La conducente non ha aperto le porte per paura di un’aggressione visto l’atteggiamento che aveva il giovane, che comunque ha ripetuto che non avrebbe fatto partire il mezzo e ha allargato le braccia in segno di stop.

Intorno all’autobus erano presenti anche gli altri tre giovani che hanno provato ad aprire una portiera con l’apposito bottone, cosa evitata dalla conducente. Ma uno di questo tre, il 19enne, ha preso un grosso sasso e lo ha lanciato su una vetrata del mezzo, sfondandola. Sul pullman erano presenti alcuni passeggeri che fortunatamente non sono stati colpiti né dalla pietra né dai vetri sparsi per tutto il mezzo. Ovviamente il mezzo non ha potuto effettuare la corsa ed è stato necessario sostituire il veicolo, determinando un ritardo di oltre un’ora nel servizio. Poco dopo è arrivata la pattuglia dei carabinieri, che ha trovato e identificato il 20enne che si era posto davanti all’autobus per bloccarne la partenza. Inoltre, la pattuglia, avendo la raccolto la descrizione dei giovani, ha cercato gli altri tre, trovando solo le due ragazze che quindi sono state identificate.

La conducente ha sporto la denuncia per quanto accaduto, descrivendo nuovamente in maniera precisa e dettagliata le quattro persone coinvolte nella vicenda, specificando che solo una ragazza del gruppo non aveva commesso nulla. I militari hanno acquisito anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza interna installate a bordo del pullman in questione dalle quali è stato possibile vedere in faccia i quattro giovani.

I militari sono quindi riusciti a capire chi fosse il 19enne che non era stato identificato perché scappato, e hanno preparato un fascicolo fotografico che hanno mostrato alla conducente che l'ha riconosciuto come l'autore del lancio della pietra sulla vetrata del pullman.

Dopo questo primo fatto, alcuni giorni dopo, la conducente del mezzo si trovava di nuovo alla guida dell’autobus sulla stessa tratta e, verso le 14, mentre si trovava a Soresina, ha incrociato un’auto alla cui guida c’era proprio il 19enne e ha capito che quest’ultimo l’aveva riconosciuta. Ha subito notato dagli specchietti che l’auto ha fatto inversione di marcia e ha seguito l’autobus. Poi il veicolo ha preso una strada secondaria, ma in una successiva rotonda l’auto le ha tagliato la strada e l’ha costretta a rallentare.

In quel frangente, dal finestrino, il 19enne ha insultato la donna e la ragazza di 20 anni seduta a fianco le ha fatto dei gestacci. La coppia ha poi seguito il pullman per qualche chilometro per spaventarla, per poi allontanarsi. La donna ha quindi presentato una nuova denuncia, riferendo che tale situazione di continuo pericolo le provoca ansia e paura per il rischio costante di trovarsi di fronte questi giovani che, vista l’aggressività, possono mettere in pericolo la sua incolumità e quella dei viaggiatori come capitato le volte precedenti. Al termine di questi accertamenti, i carabinieri della Stazione di Soncino hanno denunciato i tre giovani per quanto commesso da ciascuno di loro.

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