24 Febbraio 2023 - 19:09
Una suggestiva immagine del centro storico di Voltido
VOLTIDO - Stop all'obbligo di pagare l’Imu per le aree classificate come fabbricabili ma usate in realtà come orti, blocco al consumo di suolo, nuova area produttiva. Questi alcuni dei cardini della variante generale al Piano di Governo del Territorio, adottata dal consiglio comunale che ha così definito l'assetto urbanistico del paese per il futuro prossimo e più lontano. Il punto all'ordine del giorno — che introduce diverse novità importanti — è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza.
«C’era la necessità di una revisione complessiva degli obiettivi e delle strategie del Pgt approvato nel 2011 e della documentazione che lo compone, in considerazione delle recenti novità normative in termini di rigenerazione urbana e valorizzazione del tessuto urbano consolidato e anche delle necessità della popolazione», spiega il sindaco Giorgio Borghetti. «La variante — precisa — è stata elaborata dagli architetti urbanisti Giuseppe Tamagnini e Davide Bassi e punta sulla riduzione del consumo di suolo rispetto alle previsioni insediative».
Gli obiettivi sono contrastare il fenomeno dello spopolamento, incentivare lo sviluppo di attività artigianali legate ai settori tradizionali, valorizzazione del contesto agropaesaggistico, riqualificazione e rigenerazione dei nuclei storici, mantenimento degli elementi di identità propri dei borghi rurali della bassa Pianura lombarda. Il ridisegno operato sul tessuto urbano consolidato ha portato a stralciare 81.048 metri quadrati di aree ricondotte allo stato agricolo così classificabili: 41.577 metri quadrati appartenenti a nuclei cascinali e loro pertinenze, 10.802 costituiti da edifici a uso agricolo e loro pertinenze, 28.669 costituiti da superfici agricole libere.
«Una delle cose da sistemare era trasformare in aree agricole le aree classificate come fabbricabili, sulle quali i proprietari pagavano da tempo l’Imu con quella classificazione. Non era giusto far pagare l'imposta da area produttiva su terreni usati come orti. Tante di queste situazioni sono state sistemate». È stata prevista anche la ricollocazione della capacità edificatoria di previsione in tre ambizioni di trasformazione: «Due riguardano la destinazione residenziale. In sostanza sono state previste aree per le case in via delle Frasche a Voltido e a Recorfano in via Maggiore, entrando in paese. L'ambito di trasformazione produttivo e artigianale è stato individuato, su una superficie di 9 mila metri quadrati, lungo la strada provinciale, che collega Voltido alla statale 343 Asolana. Per stimolare l'insediamento di attività cercheremo di introdurre alcune agevolazioni».
La variante introduce inoltre un ambito di rispetto dei nuclei abitati e di valorizzazione paesaggistica nel quale viene limitata l’edificazione e viene promossa la messa in campo di interventi di incremento delle dotazioni vegetali. Prevista una migliore definizione delle strutture storiche in ambito rurale. La variante individua poi quali soggetti alle norme di cui al nucleo di antica formazione solo gli edifici dei nuclei aziendali che abbiano reali caratteri di storicità e non siano utilizzati a scopo produttivo. Viene anche strutturato il progetto di Rete Ecologica Comunale.
«Tra i punti c'è anche la promozione della viabilità dolce e della fruizione del territorio, con il completamento della rete sovracomunale: il tratto del percorso numero 10, via delle Risaie della rete ciclabile regionale, i percorsi promossi dal Gal Oglio Po, il percorso ciclabile lungo le alzaie del Dugale Tagliata. La variante introduce anche la previsione di un tracciato di connessione con il comune di San Martino del Lago». In vista c'è anche l'insediamento del depuratore, a cinquanta metri dal confine cimiteriale, a cura di Padania Acque. Per essere operativa, la variante dovrà tornare in consiglio comunale per l'esame di eventuali osservazioni con le controdeduzioni e l'approvazione definitiva.
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