20 Febbraio 2023 - 16:21
SAN BASSANO - Riaprire il Centro di recupero animali selvatici di Cascina Stella? Si può fare. E adesso ci sta pensando anche l’ente provinciale. La svolta arriva da una telefonata: «Sono stato convocato a Cremona per discutere del tema nel corso di questa settimana — rivela il sindaco di San Bassano Giuseppe Papa, che insieme al padrone di casa, il collega di Castelleone Pietro Fiori, ha lanciato l’idea —: faremo tutto il possibile per attivare almeno un punto informativo e di primo soccorso. Serve davvero tanto e i numerosi messaggi di persone, che ci ringraziano per averci pensato o che si propongono di impegnarsi come volontari, certificano la sensibilità dei cremonesi per la questione della fauna selvatica».
Tra San Bassano e Castelleone esiste una ex struttura agricola immersa nel verde, ancora oggi in buone condizioni nonostante il sostanziale abbandono, che si chiama Cascina Stella. Fino a circa nove anni fa era utilizzata come Cras, acronimo per i Centri di raccolta degli animali selvatici. In pratica vi si poteva portare qualsiasi animale non domestico, che si fosse trovato ferito o in difficoltà, come falchi, daini, roditori o anche i gatti non registrati in colonia.
Tutto ciò, come detto, fino al 2014. Poi, dopo una collaborazione tra volontari Wwf e Polizia provinciale, le ristrettezze economiche hanno portato a un graduale depotenziamento dell’oasi fino alla completa chiusura. Adesso, infatti, Cascina Stella è abitata unicamente da un custode che, una volta al mese, apre le porte alle scolaresche e ai turisti, per una gita nella riserva provinciale.
Il Cras della Stella serviva tutta la provincia ma, in particolare, Castelleone e San Bassano. Come sottolineato da Fiori: «La presenza del centro, alla cui chiusura ero contrario, era anche un modo di valorizzare un gioiello come la nostra cascina». Ora più che mai, con quasi 500 recuperi di selvatici l’anno nel territorio cremonese, il vecchio cascinale torna al centro dell’attenzione. Di qui il progetto di Papa che, da appello dei giorni scorsi, si trasforma in piano dettagliato.
Ecco cosa chiederà il sindaco di San Bassano (e volontario degli Autieri spesso impegnato nel salvataggio di animali): «Partiamo da un presupposto — chiarisce Papa —: Provincia, volontari, Comuni e Polizia devono fare sistema. Solo se siamo tutti d’accordo e lavoriamo insieme, con ovviamente la Provincia come primo interlocutore e coordinatore, riusciremo nello scopo. Una volta assodato ciò — e qui arriva il piano di Papa — procediamo per step. Partiamo anche solo con una stanza per il primo soccorso e un volontario. Poi pensiamo a crescere. Per riattivare il Cras servirà una disponibilità di 24 al giorno o, almeno, di mezza giornata dei veterinari; ma intanto cominciamo a dare un segno. Vado oltre, anzi. Ci sono comunità, centri per persone con disabilità e semplici cittadini che non vedono l’ora di dare una mano per proteggere gli animali. Non possiamo coinvolgerli? Questa è la nostra proposta».
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