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L'ANALISI DEL VOTO IN PROVINCIA

Elezioni Regionali: tiene la Lega, FdI in discesa e cresce il Pd

Picchiata dei 5 Stelle che rischiano di sparire in quattro paesi, Forza Italia al 4,42% a Cremona. Exploit della lista di Fontana

Massimo Schettino

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15 Febbraio 2023 - 05:15

Elezioni Regionali: tiene la Lega, FdI in discesa e cresce il Pd

CREMONA - Votanti a febbraio 2023 in provincia di Cremona: 121.612 (42,46%). Votanti a settembre 2022: 211.047 (71,80%). Quasi 90 mila elettori persi per strada in cinque mesi. Il primo è il dato delle regionali che si sono tenute domenica e lunedì e il secondo è quello delle elezioni politiche per la Camera nel collegio uninominale Lombardia 4 - U03 che comprendeva i 113 comuni cremonesi e, però, anche 35 mila abitanti di 10 municipi bresciani. Dopo la ridefinizione dei collegi elettorali per Camera e Senato, si tratta dei due dati territoriali più confrontabili. E qualunque analisi del voto non può che partire da qui.

Da una disaffezione che però non ha nulla di locale. Alle urne domenica e lunedì avrebbe dovuto recarsi circa un quarto di tutto l’elettorato nazionale. Invece ci è andata una piccola minoranza. In Lombardia l’affluenza regionale si è fermata al 41,67%, vale a dire che su 8 milioni di elettori potenziali, sono andati ai seggi in 3,3 milioni. Nel Lazio ha votato il 37,2% degli aventi diritto, meno di 1,8 milioni su 4,8 milioni di elettori. È un record negativo per la storia elettorale del Paese e di tutte le elezioni. Nella storia delle elezioni regionali in provincia di Cremona siamo passati in 53 anni dal 97,08% di partecipazione all’esordio, il 6 giugno del 1970 (vinse la Dc con il 45,09% davanti al Pci con il 25,7%), al 42,46%.


Detto questo, il quadro consegnato dalle urne è molto simile a quello di settembre. Fratelli d’Italia è il partito più votato, anche se arretra dal 31,94% al 25,65%. Resta il balzo enorme se il confronto è fatto con il risultato delle regionali del 2018: 3,32%. La roccaforte del partito della Meloni in provincia è Genivolta, dove con 152 voti ottiene il 41,76% dei consensi. Il peggior risultato lo fa a Rivarolo del Re con il 13,12%. Ma va detto che il sindaco Luca Zanichelli era l’uomo di punta della lista civica «Letizia Moratti presidente» che in quel comune ha raccolto il 51,21% dei voti. A Cremona Fratelli d’Italia ha tenuto ferma la percentuale del 27%, anche se in termini assoluti è passata da 9.609 voti a 5.197. A Crema, invece, il partito di Giorgia Meloni cede terreno, passando dal 26,53% di settembre al 19,62% (da 4.619 voti a 2.102). A Casalmaggiore Fratelli d’Italia sconta l’effetto Bongiovanni, che fa da traino ai consensi per la Lega e lascia il partito leader del centrodestra fermo al 17,73% (720 voti). A settembre Fratelli d’Italia aveva ottenuto il 32,53% (2.170), un vero boom rispetto al 2,99% del 2018 (228).


La Lega in provincia beneficia anche dell’effetto trainante della candidatura del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e tiene, restando intorno al 15%. E nella città del Listone vola al 29,7%, una quota vicina al 33,02% ottenuto in provincia alle scorse regionali. Rispetto alle politiche la Lega sostanzialmente tiene, perdendo poco in termini percentuali. Crolla, invece, nel confronto con il 2018, quando aveva ottenuto il 33,02% in provincia (15,30% alle regionali 2023); il 25,6% a Cremona (9,64%); il 28,36% a Crema (11,8%). La roccaforte della Lega è Casaletto di Sopra dove ottiene il 32,93%, mentre il peggior risultato lo fa a Isola Dovarese con il 5,97% (21 voti).

«Siamo contentissimi dell’impresa di mandare Filippo Bongiovanni in Consiglio regionale», spiega il segretario provinciale Simone Bossi. Che aggiunge: «È la persona migliore che la Lega potesse spendere per questo impegno. Per quanto riguarda il risultato del partito, al di là dei gufi abbiamo tenuto nonostante le difficoltà che la Giunta Fontana si è trovata ad affrontare in cinque anni. È la conferma che la Regione è riuscita a dare risposte ai cittadini in momenti non facili. Fa riflettere il dato del non voto e dobbiamo farci tutti, anche noi, un esame di coscienza».

Da segnalare nella ‘famiglia leghista’ l’exploit della lista «Lombardia Ideale - Fontana Presidente che ottiene il 9,49%. con la punta del 17,23% a Grumello e il flop del 4,75% a Calvatone ‘feudo’ della candidata di Forza Italia Valeria Patelli. E se alla vigilia del voto la coordinatrice regionale Licia Ronzulli aveva galvanizzato la platea pronosticando un grande risultato per gli ‘azzurri’, Forza Italia in realtà si è fermata al 7,6% in provincia, dove aveva avuto il 7,772% a settembre e il 14,16% nel 2018. A Cremona il partito di Silvio Berlusconi è al settimo posto in ordine di consensi con il 4,42%. Aveva ottenuto il 5,92% a settembre e il 14,47% nel 2018. Gli ‘azzurri’ crescono molto leggermente a Crema, ma precipitano al 2,88% a Casalmaggiore. Forza Italia fa il pieno nei comuni dei suoi candidati, Soncino, Bordolano e Calvatone, ma il miglior risultato lo ottiene a Castelvisconti con il 44,78%. Il fondo lo tocca invece a Cappella Cantone dove è stata votata da 5 persone (2,84%). Buono il risultato personale di Gabriele Gallina che porta a casa 2.402 preferenze, che però non bastano.


Nel campo del centrosinistra il Pd cresce passando dal 18,46% del 2018 (quando però il risultato aveva sofferto i voti andati alla lista di Giorgio Gori) al 19,16% di settembre e ottenendo il 20,97% nell’ultimo weekend. In termini assoluti però i voti erano stati 35.878 nel 2018, 38.654 nel 2022 e sono stati 22.229 alle ultime regionali. In termini percentuali il Pd è stato premiato soprattutto a Crema con il 30,22%. Aveva avuto il 25,04% cinque mesi fa. Bene anche a Cremona con il 26,36% contro il 24,59% delle Politiche. Male invece a Casalmaggiore, dove il Pd scende al 15,07% contro il 17,36% delle politiche. Il miglior risultato i Dem lo conquistano a Pessina Cremonese con il 34,97%. Il peggiore è quello di Castelvisconti, dove il Pd prende solo 4 voti (il 2,99%).

Ma il segretario provinciale Vittore Soldo punta il riflettore sulla vittoria di Attilio Fontana: «Il risultato delle elezioni regionali non concede alibi: il centrodestra ha vinto le elezioni e tutti coloro che si sono proposti come un’alternativa, divisi e frammentati, hanno perso. Sarebbe più giusto dire che ha vinto l’unità del centrodestra e ha perso la frammentazione del campo avversario». Quanto al Pd, «a livello provinciale, giudico positivamente i dati politici registrati a Crema e Cremona e molto bene il risultato personale di Matteo Piloni, che raccoglie un importante consenso che è il frutto del grande lavoro fatto negli anni in consiglio regionale. Molto positivo anche il riscontro, in termini di preferenze, degli altri candidati della lista: un fatto che dimostra che i profili messi in campo sono stati capaci di raggiungere gli elettori e portarli comunque al voto».


In picchiata i 5 Stelle che in provincia ottengono il 3,67% con 3.714 voti partendo dai 33.366 del 2018, quando la percentuale era stata del 17,17% e passando dai 13.253 consensi del 2022, il 6,57%. Fra i centri maggiori i pentastellati fanno registrare il loro miglior risultato a Casalmaggiore, dove era candidato Angelo Angiolini, con il 7,81% (317 voti). Ma nel 2018 nella città sul Po avevano preso il 20% con 1.531 voti. Ed è Casalmaggiore la roccaforte dei 5 Stelle, mentre rischiano di scomparire a Cappella Cantone, Cappella de’ Picenardi, Cumignano, e Voltido dove hanno un solo elettore.


Detto dell’exploit della lista «Letizia Moratti presidente» a Casalmaggiore dove ottiene il 10,91%, l’altra gamba della coalizione che ha sostenuto la corsa a presidente della ex numero due di Fontana, Azione-Italia Viva, si è fermata al 3,81% in provincia (3.855 voti). Alle Politiche il partito di Renzi e Calenda aveva conquistato il 7,58% con 15.291 consensi. A Cremona passa dall’8,88% al 4,53%. Il bottino pieno con il 24,28% Azione-Italia Viva lo fa a Dovera, dove il sindaco è il candidato Mirko Signoroni, presidente della provincia. Un voto solo a Cappella Cantone, Cella Dati e Cumignano.
Unione Popolare si ferma all’1,68% con 1.698 voti. Il suo miglior risultato lo fa a Cicognolo con il 4,30% mentre non ottiene voti a Cappella Cantone, Sesto, Torricella del Pizzo, Volongo e Voltido.

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