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Pd, ecco la lista civica di Majorino: «Sanità da rilanciare»

Sono stati presentati ieri a Spaziocomune i candidati che il 12 e 13 febbraio correranno al fianco dell'europarlamentare dem

Alberto Guarneri

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20 Gennaio 2023 - 05:20

Majorino

CREMONA - «Patto Civico non nasce in occasione di queste Regionali: abbiamo una storia di civismo e una rete che si espande in tutta Lombardia. Il sostegno a Pierfrancesco Majorino deriva dalla sua convinzione della necessità di un cambiamento e sarà una pluralità di voci che non sventola bandiere, ma che anzi si mette a disposizione, con professionalità, esperienze e vissuto sul territorio».

Sono state le parole del coordinatore Valter Andreazza ad aprire ieri pomeriggio a Spaziocomune la presentazione dei candidati della lista civica Patto Civico per Majorino, che alle urne il 12-13 febbraio correrà al fianco dell’europarlamentare dem. Un desiderio di svolta che non nasconde una scarsa stima nell’operato delle gestioni precedenti: «Il quinquennio di Fontana è stato il peggiore della storia della Lombardia — ha continuato Andreazza — la pandemia certo non ha aiutato, ma proprio il Covid è stato detonatore di tutte le criticità insabbiate nel corso degli anni. Non si possono più negare i tanti problemi, è tempo di cambiare e agire».


Una lista con candidati eterogenei per età ed esperienze, che hanno insistito sulle migliorie necessarie alla Sanità, mondo conosciuto e vissuto da vicino sia dall’ex primario di Pediatria dell’ospedale di Crema Emilio Canidio che da Marco Masseroni, fisioterapista al San Camillo. «Prendendo spunto dalla mia attività nel settore riabilitativo, posso dire che il nostro sistema sanitario lavora a compartimenti stagni — ha spiegato Masseroni — seguendo una logica prestazionale legata a criteri di sostenibilità economica invece che di qualità e appropriatezza delle cure. Serve una cabina di regia in grado di orchestrare l’integrazione fra pubblico e privato accreditato, analizzando i bisogni del territorio e progettando servizi dove il privato sia di supporto al pubblico nelle aree di maggior criticità».

La voce di un giovane professionista sanitario che si unisce a quella del più esperto Canidio, desideroso di mettere a disposizione la propria quarantennale professionalità: «Credo che il civismo porti una visione che nasce dall’esperienza, volta a migliorare l’azione amministrativa. In questo senso la mia è una candidatura di servizio: voglio dare un contributo nell’immediato e credo che, in ambito pediatrico, potrei essere utile all’interno di un comitato tecnico che analizzi le criticità e trovi il modo di attuare le riforme necessarie. Un ruolo che svolgerei anche senza un compenso».


Altro punto cardine del programma sono i diritti, legati a doppio filo con la salute, come ha raccontato Vittoria Loffi dei Radicali Italiani, coordinatrice della campagna «Libera di Abortire»: «Da anni raccontiamo i disservizi, le violenze e le mancanze di un sistema sanitario al collasso e non in grado di garantire un libero accesso alle interruzioni volontarie di gravidanza. Una campagna elettorale giocata sui temi della sanità e del diritto alla salute non può non coinvolgere ed interrogare le identità che per troppo tempo non hanno avuto spazio adeguato per dare voce ai propri diritti e per rivendicare una salute a 360°. Majorino è l’unico candidato ad aver preso una posizione chiara e onesta sui diritti».

Dopo la collaborazione alle campagne dell’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi e del suo successore Fabio Bergamaschi, con la lista civica CremaLab, Cinzia Miraglio, da anni titolare di un’agenzia di marketing e comunicazione, ha accettato la proposta di Patto Civico con entusiasmo: «Credo nell’impegno civico del singolo ma anche nella necessità di fare rete — ha dichiarato Miraglio — unico modo per unire forze e idee per risultati migliori in tutti i settori. A questa lista, a cui ho aderito per la stima nei confronti della passione e dei valori di Majorino, porto la mia esperienza e le mie competenze nel campo della comunicazione, dell’organizzazione e della promozione del territorio».

Un ambito, quest’ultimo, che secondo la candidata cremasca «ha ampi margini di miglioramento, a partire da una maggiore disponibilità di fondi da investire in nuovi progetti di turismo slow e sostenibile, in un maggiore controllo sulla qualità degli eventi, nello snellimento della burocrazia e in progetti web e social per la promozione del territorio».

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