04 Ottobre 2022 - 05:05
MONTICELLI D’ONGINA - Calcolatrici alla mano e timori concreti anche alla Copap, la Cooperativa produttori aglio piacentino che ha sede in via Breda: a margine della 47ª fiera dedicata proprio al bulbo bianco tipico del borgo pallavicino, il presidente Francesco Rastelli ha lanciato un sos. Invocando l’aiuto dei parlamentari appena eletti grazie ai voti raccolti in provincia. «L’aumento delle bollette – ha spiegato – mette a rischio le procedure di conservazione di aglio, scalogno e cipolla». Ovvero quelle su cui si fonda la storica coop della Bassa, che raccoglie le produzioni dei territori di Monticelli, Castelvetro, Caorso e aree limitrofe.
«Già la scorsa estate, durante la raccolta, abbiamo sollevato il problema dei rincari energetici – spiega Rastelli –. Ai soci abbiamo raccomandato di lasciare il più possibile il prodotto nei campi in modo che, favorito dal clima particolarmente caldo, potesse essiccare al sole al meglio, evitando in questo modo la formazione di muffe ed attacchi fungini». Si è trattato anche di una sorta di escamotage per rinviare il più possibile gli ormai insostenibili costi energetici, necessari per la conservazione del prodotto in magazzini refrigerati, prima della preparazione delle confezioni che troviamo sugli scaffali dei supermercati o negozi. Per la cooperativa monticellese, gli aumenti avrebbero anche superato il 300%.
«Stiamo cercando di tenere botta – ha continuato Rastelli in occasione dell’inaugurazione della fiera monticellese –. Già in agosto abbiamo preso contatto con gli aspiranti parlamentari piacentini, chiedendo loro di prestare attenzione alle aziende più energivore come la nostra: abbiamo celle frigorifere da mantenere, necessarie per la conservazione dell’aglio. Consumano parecchio e quindi stiamo subendo in modo particolare la situazione».
Il rischio è che la coltivazione possa andare fuori mercato, ovvero non conveniente. Infatti se le spese per la conservazione del prodotto diventassero insostenibili, di fronte a ricavi e prospettive di mercato già caratterizzati da un calo della domanda, in futuro il prodotto potrebbe restare nei campi o nei magazzini. E sarebbe assurdo visto che proprio ora il marchio Dop per l’aglio di Monticelli sembra più vicino. A raccogliere il grido di allarme di Copap è stato in primis l’onorevole Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) che ha assicurato attenzione sul tema e concordato prossimi incontri.
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