03 Ottobre 2022 - 19:11
Un’immagine della riapertura della scuola materna di via Ponte Rino con il vescovo Daniele Gianotti nel gennaio del 2018 dopo la devastante tromba d’aria del giugno precedente
CAMPAGNOLA - È bella, accogliente, ricca di iniziative, perfino economica, cosa che non guasta mai, ma rischia la chiusura. Per mancanza di bambini, dovuta al calo delle nascite. È la scuola dell’infanzia del paese, che ha celebrato la Festa dei nonni, momento di gioia collettiva, ma senza dimenticare il problema delle iscrizioni.
«I nonni sono gli angeli custodi dei bambini – ha detto il sindaco Agostino Guerini Rocco – e sono sempre disponibili a dare loro una mano. Purtroppo, il calo delle nascite crea difficoltà nelle iscrizioni, ma dobbiamo fare di tutto per non perdere la nostra scuola, a cui teniamo tantissimo». Per riuscirci, l’amministrazione si sta dando da fare. «Le rette – ha aggiunto il sindaco — sono inferiori alla media del Cremasco. In futuro intendiamo inserire anche il servizio di pre e post scuola per agevolare i genitori che lavorano».
Alla Festa dei nonni, nel giardino della scuola dell’infanzia, ha partecipato un centinaio di persone, che ha assistito alla piantumazione di un melograno nell'ambito dell'iniziativa «Le radici per un nuovo futuro», che simboleggia appunto l’eredità che i nonni lasciano ai nipoti. Oltre a Guerini Rocco, sono intervenuti la dirigente dell’istituto comprensivo di Trescore Cremasco Albertina Ricciardi e la coordinatrice educativo-didattica Laura Gioia. Un nonno ha aiutato i piccoli alunni nell’operazione di messa a dimora dell’albero. Gli stessi nonni avevano aiutato in precedenza i bambini a manipolare la terra, a occuparsi dei frutti dell’orto e a seminare nuove piantine. Nel corso della giornata, si è tenuto anche lo spettacolo «Il lupo racconta» della compagnia QDV di Orzinuovi.
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