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INFRASTRUTTURE

Terzo ponte sul Po, trivelle a sorpresa: ripresi i carotaggi

Nessun preavviso, ruspe di nuovo in azione a Oppiazzi. Ma decisione sulla realizzazione dell’opera «congelata»

Elisa Calamari

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05 Agosto 2022 - 05:00

Terzo ponte sul Po, trivelle a sorpresa: ripresi i carotaggi

CASTELVETRO - Mentre sul fronte politico ogni decisione è congelata a causa della crisi di Governo, a sorpresa le ruspe sono tornate nell’area in cui la concessionaria autostradale Autovia Padana vorrebbe realizzare il terzo ponte sul Po. I carotaggi che sembravano essere stati conclusi a fine giugno, dunque, sono ricominciati nel pomeriggio dell’altro ieri. E in una zona molto significativa: tecnici, operai e mezzi d’opera sono arrivati infatti a pochi metri dall’albero secolare meglio noto come Nonna Quercia. Ovvero il simbolo della decennale battaglia degli ambientalisti contro il viadotto. Lì dove anni fa a difesa del territorio hanno anche cantato e suonato artisti come Omar Pedrini, Modena City Ramblers e Inti-Illimani, ora torna la «minaccia» dell’asfalto.


Rispetto a quanto avvenuto nelle scorse settimane, quando scavi e trivelle avevano già visitato località Oppiazzi, i residenti hanno lamentato stavolta la totale assenza di preavvisi. La società incaricata da Autovia Padana, la Socotec Italia che è specializzata in studi preliminari legati alle grandi infrastrutture, starebbe accertando i valori di conducibilità elettrica del terreno. Dopo che, precedentemente, era stata valutata la profondità di falda nella zona. Tutti elementi che sarebbero collegati alla revisione del progetto, sulla base dei nuovi parametri antisismici.


Insomma, le imminenti elezioni politiche e l’avvicinarsi della scadenza di fine 2022, quando la società del Gruppo Gavio dovrà decidere una volta per tutte se procedere con la realizzazione dell’opera o meno, non sembrano avere scalfito più di tanto l’indagine in corso. L’onorevole Luciano Pizzetti (Partito democratico) aveva chiesto che i risultati venissero illustrati entro settembre in commissione Ambiente, proprio da Autovia Padana: «Il ministero parla ancora di 350 milioni di euro, quando in realtà sappiamo bene che i prezzi sono saliti — aveva spiegato il politico cremonese giustificando la sua richiesta di audizione —. La questione, ora, è prevalentemente economica: il tema è capire se i soldi bastino o meno».

Saltato il Governo, però, è saltata anche l’audizione. E forse anche per questo motivo la società si è presa più tempo per svolgere i carotaggi e completare lo studio preliminare utile alla revisione del progetto. Il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla riferisce di non avere più ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito, discorso che vale anche per i proprietari dei terreni.

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