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Verdi, maxi petizione per salvare la villa del musicista

Bonato, direttore d’orchestra veronese, l’ha promossa e ha raccolto diecimila adesioni

Elisa Calamari

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25 Giugno 2022 - 05:15

Verdi, maxi petizione per salvare la sua villa

Villa Verdi

VILLANOVA - In pochi giorni più di 10 mila persone hanno sottoscritto la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org per salvare Villa Verdi di Sant’Agata: chiedono che la casa del grande compositore, destinata ad essere messa all’asta visto il mancato accordo degli eredi, venga protetta come patrimonio dell’umanità con conseguenti vincoli e tutele da parte dello Stato italiano. Il rischio da scongiurare, infatti, è quello di una svendita con acquisto da parte di privati poco interessati al valore storico e culturale dell’immobile, ma soprattutto a quanto c’è all’interno di esso.

A promuovere la petizione è stato Alessandro Bonato, direttore d’orchestra veronese che ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Mario Draghi, al ministro Dario Franceschini.

petizione

La petizione per salvare Villa Verdi

A loro saranno indirizzate le firme (l’obiettivo è arrivare a 15 mila) e la seguente lettera: «Come altre migliaia di persone ed artisti, sono nato e cresciuto con le note di Giuseppe Verdi. La villa rappresenta la vita del maestro, dove sono custoditi tesori di valore inestimabile, che testimoniano l’importanza che ha avuto nella storia del nostro Paese e del mondo intero. Un’eredità preziosa di documenti ed oggetti, di cui musicisti, studiosi, semplici appassionati e turisti dovrebbero poter fruire, così da mantenere vivo il ricordo di uno dei più importanti compositori italiani della storia. Villa Verdi deve essere tutelata e vincolata dal ministero della Cultura, in quanto patrimonio dell’umanità, affinché non venga snaturata e non vadano persi i capolavori al suo interno. Questo lo dobbiamo al maestro, alla musica, alla storia».

Sul tema intanto sia il sindaco Romano Freddi sia il capogruppo di minoranza Ezio Marocchi hanno contattato Franceschini, per chiedere attenzione ed esortare il Governo ad intervenire proprio a tutela dell’importante immobile in cui il maestro ha vissuto per oltre cinquant’anni insieme alla moglie Giuseppina Strepponi. Stando a quanto stabilito dal tribunale di Parma, lo Stato avrà diritto di prelazione sull’asta.

É in attesa degli eventi pure Angiolo Carrara Verdi, uno degli eredi nonché gestore del museo della villa. Nelle scorse settimane ha spiegato che purtroppo nessuno è in grado di liquidare gli altri eredi, dunque l’asta è l’unica soluzione percorribile. Il suo auspicio, però, è che a prendersi cura della casa del grande compositore possa essere un filantropo della zona, interessato a mantenere le aperture al pubblico.

Proprio domani Carrara Verdi propone visite straordinarie alle stanze private: si tratta dei locali solitamente chiusi al pubblico fra cui il salottino rosa con i ritratti di Maria Filomena Verdi, prima erede universale del maestro. Gli accessi saranno dalle 9.30 alle 11.45 per l’ultima visita e dalle 14.30 alle 17.45 (ultima visita).

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