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Miss Italia, è il momento della castelleonese Giorgia Razzetti

La diciottenne diplomanda in infermieristica domani si giocherà la selezioni regionali di Mantova dopo aver passato quelle di Bergamo. "Studiare è il mio piano A, il concorso è una sfida con me stessa e un piano B"

Andrea Niccolò Arco

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andreaarco23@gmail.com

31 Maggio 2022 - 18:20

Miss Italia, è il momento della castelleonese Giorgia Razzetti

Giorgia Razzetti

CASTELLEONE - Miss Italia è palco di vanità e trampolino per starlette? Uno stereotipo, o almeno stavolta. E Giorgia, figlia dello storico portiere della Cremonese Stefano Razzetti, lo sta dimostrando col suo percorso. Castelleonese, adesso vive in Svizzera col papà che allena i portieri del San Gallo. Domani si giocherà la qualificazione regionale all’ultima selezione di Mantova, dopo aver passato quella di Bergamo. Diplomanda diciottenne in infermieristica, ha le idee ben chiare: «Studiare è il mio dovere e il mio ‘piano A’. Il vero sogno è laurearmi in moda a Milano. Miss Italia una sfida con me stessa e un ‘piano B’. Lo spettacolo mi piace e mi affascina ma non ha la priorità sulla scuola, anzi».

Giorgia Razzetti con il papà Stefano

Stasera a Mantova, nella discoteca Mascara, le 30 più affascinanti Miss della Lombardia si giocano il titolo regionale. Ne passeranno sei. Sul palco di Miss Italia, alle finalissime nazionali, ce ne sarà una sola. Potrebbe essere la giovanissima castelleonese Giorgia Razzetti. L’avventura partita quasi per gioco ma non per questo senza un significato profondo: «La realtà è che mi sono iscritta per mettermi alla prova – racconta l’aspirante reginetta d’Italia –. Ho un carattere un po’ chiuso, riservato, quindi ho deciso di dimostrare a me stessa che nella vita si può e si deve osare di più».

Dai social al red carpet degli esteti: «Tutto è partito da un semplice link trovato su una pagina Instagram in cui si parlava delle selezioni. Ci ho cliccato e mi ha catapultato sulla pagina ufficiale di Miss Italia. C’era un modulo da compilare e mi sono detta, perché no? Poi mi hanno contattata ed è cominciato tutto». Sarà pur nata come facezia ma il palco di Bergamo, il primo step e quello col maggior numero di eliminazioni (40 ragazze su 70 vengono rimandate a casa subito, senza complimenti) ne ha riconosciuto virtù e talento. Lei, comunque, non s’è montata la testa. «Dovessi vincere? Eh, magari! Ma continuerei con gli studi, l’avevo già deciso a prescindere dal risultato».

Gli amici sono con lei. Anzi, sono a bocca aperta già da un bel po’: «Erano scettici all’inizio, interessati ma sorpresi. ‘Cosa fai Giorgia, perché? Ma che è successo?'. Una reazione stupita, com’è normale. Ora? Mi dicono soltanto che ce la farò, credono in me e mi motivano. Mi fa molto piacere». Intanto il campanilismo e il sentimento d’appartenenza ha attraversato le Alpi. Nel castrum leonis tutti fanno il tifo per lei. E a buona ragione. Quando le si chiede di presentarsi, la miss non tentenna: «Ciao sono Giorgia. Sono castelleonese...».

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