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ELEZIONI COMUNALI

Un futuro da sindaco, Sigrid: «Dico no all’indifferenza»

Torricella del Pizzo, la 25enne candidata primo cittadino: «Ho deciso mentre facevo colazione»

Andrea Setti

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asetti@laprovinciacr.it

17 Maggio 2022 - 05:15

Un futuro da sindaco, Sigrid: «Dico no all’indifferenza»

Sigrid Bini

TORRICELLA DEL PIZZO - «Ho deciso di candidarmi mentre facevo colazione. Mi sono chiesta ‘cosa fa un sindaco?’ e sono andata a vedere su Google i compiti e le prerogative di un primo cittadino. E mi sono detta: ok, posso provarci. Per il mio paese questo e altro». Sigrid Bini, 25 anni da Torricella del Pizzo, ha «salvato» la sua comunità dal commissariamento, accettando di guidare la lista destinata ad amministrare per i prossimi 5 anni, quorum permettendo.


«IDENTITÀ DA PRESERVARE»


«Alla fine la sfida era fra i torricellesi e il commissario e in gioco ovviamente non c’era il giudizio sul funzionario che sarebbe arrivato dalla Prefettura bensì la necessità di non perdere l’identità del nostro paese e del nostro Comune che è stato amministrato molto bene da Emanuel Sacchini che lo lascia sano, con i conti a posto e tanti progetti in cantiere. Il mio obbiettivo e quello del gruppo che mi affianca è tutelare il senso di una comunità dove si vive bene e non ci sono particolari problemi».


«SCUOLA IN FAMIGLIA»


La madre Astrid recentemente scomparsa e il papà Marino hanno seminato nel tempo quel senso di appartenenza. «Mia madre si è data tanto da fare per riaprire la biblioteca e mio padre è oltremodo disponibile quando c’è da aiutare per gli eventi del paese. Ho sempre respirato quest’aria di impegno — aggiunge il sindaco in pectore — e per me è stato naturale partecipare alle attività e iniziative proposte. Penso alla Protezione civile, al suonare l’organo in chiesa, a tanti altri ambiti in cui sono stata educata e cresciuta. Cosa mi ha detto il papà all’annuncio che mi candidavo? Mi ha chiesto ‘ma sei sicura?’. Sì, ho risposto, perché non è possibile che il nostro paese rimanga senza un’amministrazione votata dai cittadini».


REAZIONI POSITIVE


La sua gente, i vicini, i conoscenti hanno accolto la notizia con grande sollievo e anche, (perché no?) con gioia. «Ti ho vista sul giornale, ti ho vista in tv: ma che bella sorpresa Sigrid, siamo proprio contenti!»: queste le reazioni che sta incontrando la giovane che vuole diventare prima cittadina. «Anche il gruppo che da tempo stava lavorando per dare un futuro al Comune ha accolto la mia decisione con sorpresa. Ma non troppo, perché avevano già compreso la mia preoccupazione per trovare una soluzione allo stallo che poteva compromettere quanto di buono operato dall’attuale amministrazione».


«NO ALL'INDIFFERENZA»


Nel suo orizzonte non c’è spazio per la politica «come la conosciamo oggi. Non mi appassiona proprio e in questo senso condivido lo scarso feeling che i miei coetanei hanno con l’impegno nei partiti. Troppa confusione e manca la fiducia perché ogni giorno si mette in discussione quanto affermato il giorno prima. Ma ciò non deve impedire l’attenzione alle proprie comunità, alle persone che incontriamo, ai bisogni che esistono e non vanno ignorati. No all’indifferenza, sicuramente. È per questo — afferma con convinzione — che mi sono messa in gioco fino in fondo».


«UN ANNO SPARTIACQUE»


Il 2022 è davvero un anno di grandi emozioni se si pensa che a fine marzo Sigrid ha perso la madre e ora si avvia a guidare la sua comunità. Se si tiene conto che sei mesi fa si è laureata — con 110 e lode — in Scienze e tecnologie per l’ambiente e le risorse (ieri era a Casalmaggiore per fare incorniciare il diploma di laurea, ndr) il quadro emozionale è proprio al limite della fibrillazione. «Diciamo che questo è un momento spartiacque della mia esistenza, in cui mi sto rendendo conto di aver avuto tante fortune. Sì, la fortuna di essere nata in una comunità e in una famiglia che mi hanno aiutato a crescere nel bene, nella positività, nel non lamentarsi di quanto può apparire difficile e doloroso. Se diventerò sindaco cercherò di mettere a frutto tutto quanto ho imparato nei primi anni della mia vita».


«IL DADO È TRATTO»


La decisione è presa e ora sono solo i dettagli che devono essere definiti. «Non ho ancora deciso se continuerò a lavorare (in una ditta di Fontanellato, ndr) o se mi dedicherò al Comune a tempo pieno. Questa seconda opzione mi stimola molto e potrebbe essere quella giusta anche se i miei titolari mi vorrebbero con loro anche dopo le elezioni. Vedremo». Ciò che conta, tuttavia, è aver affrontato questa sfida con tanta semplicità e, senza alcun dubbio, con naturalezza. «Ho detto di sì perché non amo avere rimpianti. Se avessi rifiutato sarei stata tormentata per chissà quanto tempo». Non male per una 25enne.

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