29 Novembre 2021 - 13:12
CAORSO - Entro pochi mesi saranno conclusi i lavori di costruzione del deposito temporaneo Ersba2 e quelli per la realizzazione della Waste Route, collegamento fra edificio turbina ed edificio reattore che consentirà la movimentazione del materiale di scarto proveniente dallo smantellamento: un’accelerazione, quella di Sogin, che permetterà di attaccare il cuore di “Arturo” - ovvero il reattore - entro fine 2022.
Questa mattina a fare il punto della situazione sul passato del nucleare italiano, proprio mentre torna al centro dei dibattiti politici un possibile ritorno dell’energia atomica, è stata la nuova responsabile del sito di Caorso, Viviana Cruciani. Ha mostrato i lavori in corso (i due appalti per depositi e waste route si aggirano attorno ai 10 milioni di euro) e ha confermato il 2031 come data del cosiddetto “brown field”, ovvero fine smantellamento. Restano aperte la partita del deposito nazionale - con il seminario nazionale appena concluso - e il trasferimento dei fusti in Slovacchia: anche quest’ultima operazione sarà conclusa entro pochi mesi, con l’allontanamento da Caorso di un totale di 5.800 fusti contenenti fanghi e resine radioattive. Dopo il trattamento, ne torneranno circa 100.
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