07 Giugno 2021 - 16:09
CREMONA - “Domani, in consiglio regionale, chiederemo a Fontana e Moratti di imporre un tetto al costo del tampone: 50 euro per il test molecolare e 22 euro per il test antigenico rapido”. Lo fa sapere il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che annuncia una mozione in merito ai costi a carico dei cittadini per l’esecuzione dei tamponi Covid, ai fini del rilascio del “green pass” nazionale e del “pass” europeo.
“A giorni in Italia servirà il ‘green pass’ per poter circolare liberamente tra regioni di colori diversi e per partecipare a determinati eventi e in Europa, dal primo luglio, entrerà in vigore il certificato digitale Covid Eu – spiega Piloni - Si tratta di certificazioni che devono attestare l'avvenuta vaccinazione o il referto di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti (non è ancora definito se molecolare o anche solo antigenico) o l'avvenuta guarigione dal Covid da non più di sei mesi. Dei tre requisiti, il tampone sarà a carico del cittadino e, molto probabilmente, sarà anche il più utilizzato. La Lombardia, a differenza di altre regioni, come ad esempio Emilia-Romagna o Lazio, non ha mai regolamentato questa attività (fornita solo da gestori privati) con la definizione di un prezzo calmierato fisso, né per il test molecolare né per quello antigenico e la cifra richiesta varia dai 50 ai 150 euro per il primo, e dai 25 ai 55 per il secondo”.
Piloni prosegue: “Proprio in vista dell’evidente incremento della domanda di test Covid-19 da parte dei cittadini che, in assenza degli altri due requisiti, avranno bisogno di ottenere il pass nazionale e europeo, un laboratorio privato autorizzato e accreditato già ora richiede ai cittadini 10 euro aggiuntivi per ricevere il referto del tampone anche in lingua inglese e propone tariffe denominate ‘prioritario’ o ‘superfast’ rispettivamente a 100 e 150 euro, per garantire il referto del tampone entro le 24 ore al posto dell’incognita sulla data del rilascio riservata alla tariffa standard. Per tutti questi motivi domani chiederemo a regione Lombardia di regolamentare i costi e per non continuare a lucrare sulla salute dei cittadini e sulla loro libertà”.
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