29 Marzo 2021 - 06:36
CREMONA (29 marzo 2021) - «La Fiera di Cremona, sia in ordine alle vaccinazioni sia per non essersi fermata in questo lungo periodo segnato dalla pandemia, ed aver continuamente lavorato nella prospettiva dello sviluppo e della crescita (dunque non arrendendosi come tante altre Fiere hanno fatto), merita un plauso particolare». Luciano Pizzetti, deputato cremonese del Partito Democratico, parte da un’osservazione basata sulla concretezza delle cose fatte nella sua analisi del caso CremonaFiere, all’indomani dello ‘scippo’ che porterà la Mostra Nazionale della Frisona a Montichiari e alla vigilia del summit tra le categoria economiche convocato per oggi alle 11.30 dalla Camera di Commercio.
«Proprio per questo la notizia delle scorse ore, certo non inattesa, giunge comunque come una pugnalata alla schiena: per quello che la Fiera stava facendo e perché colpisce a fondo l’identità di un territorio. La dico alla cremonese: eravamo conosciuti nel mondo per vacche e violini. Non è più così, perché ora c’è un sistema imprenditoriale di grande eccellenza e davvero molto evoluto (e forse di questo la Fiera doveva tener conto meglio e di più); ma è chiaro che la zootecnia da latte è sempre stata un tassello di particolare rilievo dell’economia territoriale, e il fatto che venga colpita così è gravissimo».
E poi il deputato del Pd attacca la Regione: «Si comporta come dottor Jekyll e mister Hyde. Da un lato fa investimenti e ne promette, dall’altro toglie opportunità: incredibile e grave».
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