16 Maggio 2022 - 21:33
CASTELLEONE - Amianto addio e, finalmente, quella del municipio nel Castrum leonis non è più solo un’intenzione ma una solida realtà visto che i soldi per coprire l’intera, ingente, spesa adesso ci sono tutti. Complessivamente far sparire l’odiato fibrocemento dai tetti degli edifici pubblici cittadini costerà 400 mila euro e quel che mancava, con l’ultimo stanziamento, l’ha messo il Pirellone. I lavori saranno calendarizzati a breve ma, intanto, si può già dire che i cantieri non causeranno disagi ai cittadini: «La nostra intenzione – spiega l’assessore alla partita Federico Marchesi – è di operare contemporaneamente sulla Sala Musica e sul magazzino del Comune. Questo però, considerando i tempi tecnici fra progettazione definitiva e appalto, avverrà verso fine anno. Per quanto riguarda invece la piscina, abbiamo deciso di intervenire da settembre in poi perché così – la precisazione – non andremo a interferire con l’utilizzo stagionale».
Un borgo senza amianto è possibile? Certo che sì, e infatti questo sarà l’aspetto di Castelleone dal 2023, ovviamente in poi. La cittadina ha infatti beneficiato di recente del maxi-stanziamento regionale che ha interessato altri 11 municipi cremonesi fra cui l’Unione Terra di Cascine, formata dai Comuni di Pozzaglio e Castelverde, che hanno incamerato 190 mila euro, e Gadesco che ne ha presi 100 mila. I progetti castelleonesi finanziati riguardano due centri nevralgici della città, l'uno molto frequentato e l'altro fondamentale dal punto di vista operativo e della pubblica utilità. Sono la sala della musica e il magazzino del Comune. Per il primo servono, e ci sono, 103 mila euro per far sparire l’Eternit, per il secondo, sempre con spese già coperte da Milano, 127 mila.
Un discorso a parte lo merita il centro natatorio. I soldi per sostituire le coperture potenzialmente cancerogene, 235 mila euro, c’erano già ma è stato deciso di rinviare i lavori a una data in prossimità della stagione autunnale, una volta che la scia di frequentanti le vasche si sarà esaurita di pari passo col bel tempo. Ovviamente la scelta è arrivata solo dopo opportuni studi e verifiche: la sola presenza del materiale sugli spogliatoi, intonsi e mai danneggiati, non costituisce alcun pericolo per la salute pubblica.
S.E.C. Spa – Divisione Commerciale Publia : P.IVA 00111740197
Via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona : Via Cavour, 53 - 26013 Crema : Via Pozzi, 13 - 26041 Casalmaggiore