21 Luglio 2020 - 07:02
CREMA (21 luglio 2020) - Problemi di spazi e attesa di disposizioni chiare per i dirigenti scolastici di Crema. Paola Viccardi, preside di un istituto, il Pacioli, che ha 67 classi, sta facendo i salti mortali per assicurare un avvio dell’anno scolastico organizzato e funzionale, nel rispetto delle attuali normative sanitarie. «Stiamo studiando l’orario per verificare quante aule vengono lasciate libere ad ogni ora dalle classi che fanno lezione di educazione fisica. Al momento, abbiamo ricavato due aule in più sfruttando un locale adibito a magazzino e un dipartimento. Nonostante questo, qualche classe numerosa dovrà venire a scuola a settimane alterne. In ogni caso, il ricorso alla didattica a distanza toccherà un po’ a tutti, per diluire i disagi».
Chi si è già organizzato sono anche le due sedi di Crema dell’istituto agrario Stanga, come spiega il vicepreside Pasquale Riboli. «Abbiamo fatto le misurazioni delle distanze, sulla base delle disposizioni attuali. C’è un solo problema sulle due nuove classi prime, una di 31 alunni e l’altra di 32. Considerato che in ciascuna ci sono quattro studenti disabili, che necessitano della presenza dell’assistente ad personam e dell’insegnante di sostegno, abbiamo chiesto al provveditore di sdoppiare le classi e di avere quindi quattro prime al posto di due. Gli spazi li abbiamo».
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