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LA STORIA

Lleshaj: il primo calciatore-ds

Lo strano percorso del nuovo dirigente del Romanengo di Prima: «Due ruoli diversi»

Luca Bozzetti

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02 Agosto 2025 - 09:46

Lleshaj: il primo calciatore-ds

ROMANENGO - Una scelta inusuale, a suo modo storica quella del Romanengo che, nel ruolo di direttore sportivo per la stagione 2025-26, ha scelto Vincent Viserjan Lleshaj, attuale giocatore della Rovato Vertovese. Nato il 17/7/1987 a Mirdite, in Albania Vincent ha scelto di ribaltare il percorso canonico del calciatore: non il ruolo di direttore sportivo al termine della carriera in campo ma in contemporanea da quattro anni. Ora, dopo la vittoria della Serie D nella passata stagione con l’Ospitaletto, è approdato a Romanengo. Un arrivo avvenuto dopo il triennio all’Oratorio Pumenengo con cui Lleshaj ha vinto il campionato di Seconda, raggiunto la finale playoff e, nell’ultima annata, vinto la Prima categoria da dirigente.


Il diesse racconta, il perché di questa scelta: «Ho iniziato a Pumenengo nella stagione 2022/23, il presidente Angelo Capelletti aveva difficoltà a costruire la squadra e, viste le mie conoscenze nel mondo del calcio mi ha chiesto una mano. Ho scelto di iniziare mentre sono ancora in attività perchè, una volta terminata la carriera da calciatore è quello il ruolo che vorrei ricoprire, ho voglia di vincere e, nonostante sia ancora all’inizio del mio percorso ho già imparato tanto». Il diesse si espone poi sul doppio ruolo partendo dalla visione delle gare domenicali: «Negli anni precedenti mi sono fatto raccontare le gare, abbiamo poi inserito la videocamera di modo che potessi visionare e poi, con umiltà e onestà confrontarmi in modo costruttivo con il mister».


Passa poi alla gestione dei rapporti con la rosa nel corso della settimana: «Allenandomi il pomeriggio non manco mai e ci sono sempre, a tutte le sessioni: il rapporto con i giocatori mantiene il giusto distacco nei ruoli, ho sempre un rapporto sereno e tranquillo con tutti, che diventa amichevole fuori dal campo». Poi la parte più pratica: «Sulla scelta dei giocatori in questi anni quando ho potuto ho visto tante partite del girone e mi sono fatto una cultura della categoria, avendo anche delle conoscenze nel Bresciano-Bergamasco e sfruttando gli infrasettimanali».


Approda quest’anno a Romanengo portandosi sia mister Deprà che cinque elementi della rosa proprio da Pumenengo: «Il presidente Gritti mi ha contattato e, al termine della stagione, abbiamo fatto tutti insieme delle valutazioni. Abbiamo cambiato, molti giocatori erano interessati a venire a Romanengo e questo mi ha fatto molto piacere, abbiamo scelto un’ossatura già presente e con i nuovi innesti che mi hanno seguito abbiamo completato la rosa».


Ma dove vuole e può arrivare il Romanengo e cosa gli può dare il suo direttore? «Cerco di portare la massima professionalità, serietà e voglia di vincere, di dare alla squadra tutti gli strumenti per poterlo fare, la società è ambiziosa e l’obiettivo è il salto di categoria, sia da direttore che da giocatore ho vinto tanti campionati e mi piacerebbe ampliare la bacheca a Romanengo».

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