SAN DANIELE PO — Una battaglia di quasi due ore, una gara vietata ai deboli di cuore, un successo ottenuto con grande grinta e volontà. Il match contro Precalcino è stata davvero una sfida infinita, sicuramente condizionata da un arbitraggio da rivedere, per entrambe le parti, ma che alla fine ha visto prevalere i padroni di casa. Dopo l’iniziale 2-0 firmato da Marchini e Berto la partita sembrava essersi messa sui binari giusti, con Pieve che amministrava bene il vantaggio e macinava gioco. A metà tempo, però, capitan Civa manda platealmente a quel paese l’arbitro che gli mostra il cartellino blu. Precalcino accorcia, dopo la trasformazione della punizione di prima, e da lì la partita prende una piega nervosa e tesa, con l’arbitro che non riesce più a controllarne l’andamento. Marchini e il tecnico Civa vengono espulsi per proteste, dopo che il numero due rossoblu, temporaneamente espulso, era rientrato prima del tempo. Pieve gioca in tre, portiere compreso, e gli ospiti approfittano della superiorità per pareggiare. Nella ripresa i locali sono ancora in inferiorità, e Precalcino, dopo solo un minuto segna il gol del vantaggio. Pieve non ci sta e comincia a macinare gioco. La manovra è però lenta, costantemente interrotta dall’arbitro che alla fine verrà fortemente contestato. Baffelli segna dopo vari tentativi la rete del 3-3 e nel finale succede di tutto. Precalcino beneficia di ben tre punizioni di prima, per altrettanti falli, ma Dal Bello si oppone. A due minuti dalla fine Berto sbaglia la punizione del possibile 4-3, ma Pieve non molla. Sarà Baffelli a trasformare finalmente l’ennesima punizione di prima e a un secondo dalla fine super Luca Dal Bello salva ancora il risultato parando un’altra punizione di prima assegnata dall’arbitro a Precalcino.(a.b.)
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