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IL SALUMIFICIO

Bettella regina d'Europa, qualità al ‘top’

L'azienda sta per compiere 140 anni e continua a guardare al futuro. Il 2024 dei premi, il 2025 degli investimenti: nuovo molino

Dicembre 2024

Bettella regina d'Europa, qualità al ‘top’

Stefano Bettella e alcuni prodotti dell'azienda

GABBIONETA - Il 2024 sta per chiudersi nel segno di prestigiosi riconoscimenti e il 2025 sarà l’anno del nuovo molino ad alto tasso tecnologico per la produzione dei mangimi, grazie ad un investimento da mezzo milione che punta a mettere insieme risparmio energetico, maggior qualità e precisione per l’alimentazione dei capi di bestiame.

Sta per tagliare il traguardo dei 140 anni di storia, ma non si stanca di immaginare e costruire il futuro, l’Azienda Agricola Bettella di Gabbioneta-Binanuova, guidata dal patron Giuseppe e indiscusso punto di riferimento per l’allevamento di maiali giganti (il marchio Maiale Tranquillo riassume al meglio la filosofia di un lavoro che si gioca tutto sulla qualità) e per la successiva lavorazione di prodotti che tramite la rete Ho.Re.Ca. raggiungono i più importanti ristoranti di tutta Europa; fino al secondo piano della Torre Eiffel di Parigi e alla carta dello ‘stellato’ Le Jules Verne, che guarda dall’alto la capitale francese.

Stefano Bettella (terzo da destra) alla recente serata che ha visto l’Azienda Bettella di Gabbioneta Binanuova ospite del Principe Alberto di Monaco


Dallo scorso ottobre la ‘pioggia’ di riconoscimenti non ha conosciuto sosta: Oscar alla Festa del salame di Cremona; invito alla cena di beneficenza tenuta a Montecarlo, ospiti del principe Alberto di Monaco anche grazie al loro ‘ambasciatore’ Ivan Albertelli dell’Ostaria da Ivan di Fontanelle di Roccabianca; poi, a Busseto, primo posto ex aequo con il salumificio Spigaroli tra i premiati dalla Guida dei grandi salumi d’Italia edita da Meretti (per la seconda volta consecutiva miglior azienda a filiera completa, poi miglior pancetta, miglior prosciutto e spalla cruda con oltre 60 mesi di stagionatura). E infine il Platinum Award al Merano Wine Festival per la Gran Culazza Riserva 2016.


Un anno con vendite in crescita per prodotti di nicchia e di altissima qualità, preparati con cura certosina dalla squadra di Bettella e poi affidati per la stagionatura alle zone più vocate per ogni diversa tipologia: da Bologna al Parmense, dal Piacentino alla Trentino. «Alleviamo circa 1.500 maiali giganti, oltre a coltivare cereali per produrre mangime — precisa Giuseppe Bettella —. Con mio figlio Stefano siamo arrivati alla quarta generazione della storia di una classica azienda familiare, avviata nel 1855 a Rovato da mio nonno Angelo (rientrato dall’Argentina) con un ettaro di terreno e una vacca da latte».

Giuseppe Bettella (primo da destra), pluripremiato sul podio della Guida grandi salumi d’Italia nella serata di Busseto


Poi il trasferimento nella Bassa Cremonese e una continua crescita, passando per l’allevamento di vacche da latte (fu uno dei più grandi della provincia, con annesso caseificio) e di galline ovaiole, fino a puntare decisamente sui suini. «Oggi a gestire l’attività siamo io, Stefano, mio cugino Mario e sua moglie Ada. Abbiamo una quindicina di dipendenti e ci avvaliamo della collaborazione di 12 aziende (cinquanta persone in tutto) per il perfezionamento e la stagionatura dei prodotti».


I progetti per il futuro: «Avanti così: con creatività, con una qualità che ci permetta di rimanere protagonisti sul mercato anche se siamo ‘piccoli’. E con l’innovazione che è sempre stata nel nostro dna: negli anni Venti fummo tra i primi ad avere i trattori con le ruote di ferro, poi nei ‘Cinquanta’ i primi in Italia ad avere la mietitrebbia, importata direttamente dagli Stati Uniti perché in Europa non c’era». E presto sarà la volta del nuovo Molino. Perché Bettella è già nel futuro.