AGRICOLTURA
Luglio 2023
Davide Pazzini, presidente della sezione Essenze legnose e Florovivaismo della Libera Agricoltori Cremonesi
CREMONA - Il vaso, cos’è? Imballaggio o contenitore? La domanda sembra banale ma non lo è affatto. Tanto che il Conai, il consorzio che deve regolare questo genere di pratiche, ha appena cambiato la sua definizione. E per fortuna. Soddisfatto il presidente della sezione Essenze legnose e Florovivaismo della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi Davide Pazzini: «Finalmente! – commenta senza indugi il vertice di categoria –. È con grande sollievo che il settore florovivaistico ha appreso la notizia che il Consorzio Nazionale Imballaggi ha sospeso la procedura di applicazione del contributo ambientale sugli imballaggi relativo ai vasi in plastica che contengono fiori e piante». Un punto di svolta per gli imprenditori, insomma. Ma perché? Lo spiega Pazzini: «Finalmente è stato riconosciuto il fatto che il vaso non è un imballaggio ma un vero e proprio contenitore che serve necessariamente alla pianta per poter sopravvivere. E questo dalla coltivazione fino al suo utilizzo in ambito domestico».
La normativa va a riempire un buco rimasto sinora ignorato: «Sarebbe veramente anomalo considerare il vaso un imballaggio visto che gli imballaggi, come indica il nome stesso – commenta Pazzini – serve per proteggere i vari prodotti nel momento del trasporto. Questo caso invece – analizza e chiosa – è ben diverso. Il vaso è infatti elemento vitale per la pianta». La posizione di Confagricoltura è perfettamente coincidente, con la confederazione che promuove a pieni voti la manovra: «È stata accolta la nostra richiesta di sospendere, per tutto il 2023, l’entrata in vigore del contributo ambientale sui vasi in plastica utilizzati dal comparto florovivaistico. Una decisione che accogliamo in modo positivo, vista la oggettiva necessità di verificare la fonte normativa alla base dell’adozione della circolare che prevede l’entrata in vigore del contributo». La precisazione: «I vasi non sono imballaggi – ha commentato il presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura, Luca De Michelis – e in tal senso avevamo già accolto positivamente il chiarimento arrivato dal Masaf lo scorso aprile».
Rispondendo all’interrogazione del senatore Meinhard Durnwalder, il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare aveva fatto propria la precisazione espressa dal dicastero competente in materia, quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), secondo cui i vasi non possono essere considerati imballaggi se destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita. Il Mase aveva spiegato, inoltre, che le imprese agricole che utilizzano o importano imballaggi, non sono obbligate all’iscrizione ai consorzi e al pagamento dei relativi contributi. «Apprezziamo la lettera con cui il Conai ha annunciato il rinvio del contributo al 2024 – conclude De Michelis –. In questo modo il Consorzio conferma anche ciò su cui si era impegnato il Masaf, su richiesta di Confagricoltura, ovvero la volontà di ulteriori confronti sul tema».
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