Giugno 2016
Primo Levi
Signo direttore,
Primo Levi, ebreo italiano internato ad Auschwitz, e Reinhold Hanning, tedesco guardiano di Auschwitz: il primo (n. 1919), con le sue prestazioni di chimico, il secondo, come guardiano, hanno aiutato il Reich, creandosi complessi di colpa.
Da portare Levi al suicidio (1987), e Hanning (n. 1921), ancora vivo, e condannato come ‘complice in sterminio’, a vergognarsi.
Poteva P. Levi, se voleva salvarsi, esimersi dal dare il suo aiuto di chimico?
Poteva R. Hanning esimersi dal suo dovere di soldato SS?
Gianfranco Mortoni
(Mantova)
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