Settembre 2014
Leggiamo a pagina 7 del suo quotidiano del 18 settembre l’articolo titolato ‘Tas - se, nessun aumento’ e, poco più avanti, a pagina 15, nella cronaca di Cremona ‘Buco in bilancio, cresce l’Im u ’. Sconcertante. Il governo pare concorde nel non voler aggravare le famiglie, gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani ed ecco che vengono ulteriormente massacrati i proprietari di case. L’atteggiamento dei Comuni, i veri titolari delle imposte, non va certo incontro ai cittadini. Non ci sono i soldi? Aumentiamo l’Imu! ‘Non c’era altra possibilità se non intervenire sull’Imu con una rimodulazione chirurgica’dice il Comune di Cremona. La certezza dell’aggravio, dunque, è una realtà e i proprietari di case sono veramente esasperati da simili imposizioni e dalle fandonie raccontate ancora una volta dai politici: l’Imu sulla prima casa non è sparita, ha solo cambiato nome in Tasi. Non ci sono i soldi, dicono i politici, e quel che è stato fatto è sempre il massimo che si poteva fare ma, dopo sei mesi, nessun segnale di ripresa si intravvede. Solo aumenti di tasse. Tornando alla nostra realtà cremonese, rivolgiamo a gran voce al Comune una sacrosanta richiesta: non tocchi almeno l’aliquotaImusui contratti di locazione concordati ex L. 431/98, attualmente ‘agevolata’ allo 0,62%. Siamo fiduciosi, nonostante tutto.
Rossella Bazzi
(segretario provinciale dell’Uppi Cremona)
Sono d’accordo. A parole sono bravi tutti ma quando si devono trovare i soldi si finisce sempre sulla casa, tassata e tartassata. Si tratta di una politica di corto respiro che guarda esclusivamente all’oggi ma non assicura alcuna stabilità per il futuro.
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