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Fumo vietato in tribunale. Vanno messi i cartelli

Ottobre 2013

tribunale cremona
Gentile direttore nel ringraziarla infinitamente per aver voluto pubblicare la mia lettera aperta, per il continuo fumo passivo nella cittadella giudiziaria di Cremona, qualcosa s’è mosso. Ieri, dall’Ufficio di presidenza e da alcuni rappresentanti locali Usb, mi è stato detto che esiste una legge antifumo, anche per i luoghi di lavoro, e vale anche per i cortili interni, i corridoi, le scale, i wc, dove non si può assolutamente fumare. Però, un avvocato con gli occhi e i capelli nerissimi, inconsciamente molto sofferente perché tabagista, si è incaparbita perché il sindaco di Cremona continua ad ignorare la cosa e non ha posto i cartelli ben visibili di divieto di fumo. Le ho risposto, che domenica, invece di dare i soldi al prete per la messa, li potrei offrire al Comune, per far porre dei cartelli di divieto di fumo almeno nel minuscolo cortiletto interno, sotto i portici dove passano tutti (anche quelli che non amano ammalarsi per il fumo passivo), negli androni di ingresso e nelle scale.
Giuseppe Marino

(Cremona)
Quando le regole ci sono, devono essere fatte rispettare. Soprattutto se si è in un tribunale.