Gentile direttore nel ringraziarla infinitamente per aver voluto pubblicare la mia lettera aperta, per il continuo fumo passivo nella cittadella giudiziaria di Cremona, qualcosa s’è mosso. Ieri, dall’Ufficio di presidenza e da alcuni rappresentanti locali Usb, mi è stato detto che esiste una legge antifumo, anche per i luoghi di lavoro, e vale anche per i cortili interni, i corridoi, le scale, i wc, dove non si può assolutamente fumare. Però, un avvocato con gli occhi e i capelli nerissimi, inconsciamente molto sofferente perché tabagista, si è incaparbita perché il sindaco di Cremona continua ad ignorare la cosa e non ha posto i cartelli ben visibili di divieto di fumo. Le ho risposto, che domenica, invece di dare i soldi al prete per la messa, li potrei offrire al Comune, per far porre dei cartelli di divieto di fumo almeno nel minuscolo cortiletto interno, sotto i portici dove passano tutti (anche quelli che non amano ammalarsi per il fumo passivo), negli androni di ingresso e nelle scale. Giuseppe Marino
(Cremona) Quando le regole ci sono, devono essere fatte rispettare. Soprattutto se si è in un tribunale.
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