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IL CASO

Il ‘buco’ del Comune è colpa della sinistra

Luglio 2013

Il ‘buco’ del Comune è colpa della sinistra
Egregio direttore, non ho il piacere di conoscere il consigliere comunale del Pd Roberto Poli che su ‘La Provincia’ del 28 luglio ha replicato alla mia intervista sul futuro del Teatro Monteverdi concludendo con l’affermazione che «sulla riduzione della spesa pubblica bisognerebbe rivolgersi a chi governa la città da oltre 4 anni e non al Pd».Adimostrazione di questa sua errata affermazione vorrei ricordare al consigliere Poli che la drammatica situazione del Comune è merito (o meglio colpa) della sinistra e particolarmente del Pd nel ventennio che va dall’agosto 1990 alla vittoria di Perri nel 2009. Comincerei con la prima amministrazione caratterizzata con la rinuncia dei finanziamenti da parte dello Stato e della Regione procurate dalla mia gestione (il palazzetto dello sport, il quarto lotto del Parco al Po, la copertura dei distinti al campo di calcio, alla costruzione di un parcheggio per le automobili nel centro della città ecc.), aggiungerei a ciò il ‘dono’ fatto allo Stato dei 50 milioni ricavati dalla vendita delle Farmacie comunali, alla trovata di tre nuove sedi comunali, quali il Teatro Monteverdi gestito dagli Amici del Teatro, il Palazzo Due Miglia che era utilizzato per alloggi popolari, la sede dei vigili del fuoco. Nuove sedi non giustificate da aumenti del personale, tenendo conto che parte di esso fu assegnato alla Aem e ad altri enti pubblici. Desidero informare chi mi legge che i primi tre lotti del Parco al Po realizzati dalla mia amministrazione trovarono in consiglio comunale il voto contrario della sinistra comunista ante Pd.Aciò si aggiungono i 14 milioni di euro costati al Comune per il famoso buco di piazza Marconi. Buco che vi sarebbe ancora se non vi fosse stato il dono fatto dal cavalier Arvedi alla gestione Perri, dopo che le precedenti gestioni comunali di sinistra avevano respinto l’offerta fatta dal cavaliere di creare nella nostra città la sede del centro per il restauro del violino che poi Arvedi trasferì a Pavia. 
Per ultimo, ma potrei continuare nell’elenco, la decisione di creare 17 dirigenti (costo vicino ai due milioni di euro all’anno) adottata dalle precedenti amministrazioni della sinistra. Se vi fosse stata una più oculata gestione da parte del Pd non sarebbero nati problemi, consigliere Poli, negli asili, nel teatro Ponchielli, e dover intervenire per risanare la trovata originale del senso unico di via Dante e di via Trento Trieste ecc. ecc. Il sindaco Perri avrebbe trovato un Comune in buono stato o forse la sinistra avrebbe potuto ancora vincere. P.S. Nell’archivio del Comune si trova un progetto accompagnato da un plastico elaborato da una società milanese all’inizio dell’anno 1990 interessata a comperare l’ex asilo Martini (ora teatro Monteverdi). Il progetto prevedeva la costruzione di un albergo 5 stelle con un ampio parcheggio dalla capienza di 400 posti per automobili. La società oltre al pagamento previsto dai nostri uffici tecnici era disposta ad assegnare gratis al comune 200 posti che l’amministrazione avrebbe messo a disposizione con un equo canone agli abitanti di via Dante e viale Trento e Trieste. La società usufruiva dei finanziamenti statali previsti dai mondiali di calcio del 1990. Pur apprezzando la proposta rimandammo la decisione al dopo elezioni amministrative della primavera. Dopo i risultati elettorali, la Dc optò per l’alleanza con il partito comunista e il progetto andò in soffitta. Ho voluto ricordare questo episodio in quanto siamo alla vigilia dell’Expo 2015 ove sonomessi a disposizione finanziamenti statali. Mi domando: si potrebbe riprendere il progetto di allora?
Renzo Zaffanella
(Cremona)

Premesso che la storia non si fa con i se né con i ma, sostanzialmente concordo sulla ricostruzione che lei fa degli errori compiuti dalle amministrazioni di sinistra nel corso degli anni. Anche quella in carica ha fatto la sua parte. Insomma, chi è senza colpe scagli la prima pietra. Dunque, guardiamo al futuro e pensiamo alle opportunità che l’Expo ci offre.