Gennaio 2015
Sono qui allibita con gli operatori ecologici che mi hanno interpellato mentre camminavo e mi rendono partecipe di ciò che stanno costatando. Questo è un angolo dove approdano da più parti per depositare dentro e fuori dai cassonetti porcherie di ogni genere, ma questa mattina sono rimasta senza parole. Gli operatori sono quelli che al mercoledì hanno il gravoso compito di raccogliere ciò che gli sporcaccioni lasciano vicino ai cassonetti e alla loro verifica per lo smistamento scoprono che in certi sacchi ci sono innumerevoli cibi ancora sigillati e non scaduti buttati come se fosse spazzatura. Il nostro commento lo si può immaginare ed il pensiero corre a quelle persone che veramente sono in difficoltà, ma che con grande dignità faticano a chiedere. Penso anche al banco alimentare dove tanta gente offre il proprio contributo in nome di quella solidarietà che distingue tanti e mi domando anche con quale criterio vengono distribuiti questi alimenti; ancor peggio queste persone che approfittano impietose della generosità altrui abituate a fare i parassiti con la pretesa che altri pensino al loro sostentamento. E non si vergognano.
Siamo qui davanti a questi sacchi aperti e spuntano ravioli, buste di prosciutto, uova e altri (troppi) generi alimentari tutti intatti nella loro confezione e ci guardiamo sconsolati per tanto spreco; che ingiustizia! Non voglio tirare delle conclusioni più grosse delle premesse ma non so se davanti a queste deplorevoli azioni coloro che con il cuore e magari con fatica offriranno ancora agli altri ciò che poi viene senza ritegno buttato nella spazzatura. La solidarietà appartiene a tanti, ma in molti, davanti a certe cose gli scivola a ragion veduta, in fondo ai piedi.
Tina Milanesi
(Picenengo, Cremona)
La Fao calcola che ogni anno si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a un terzo della produzione totale destinata al consumo umano. Solo in Italia, questo fenomeno ha un valore economico che si aggira intorno ai 13 miliardi di euro all’anno. Sono cifre da brividi, che dovrebbero farci riflettere tutti.
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