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LA CITTÀ DELLA MUSICA

«Stagione coraggiosa». L’opera guarda al futuro

Da ottobre a gennaio cinque titoli, per la prima volta il Don Quichotte in scena al Ponchielli

Giulio Solzi Gaboardi

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30 Aprile 2025 - 08:19

CREMONA - Cinque titoli di repertorio ma con lo sguardo al futuro per la stagione lirica del teatro Ponchielli 2025/2026: Carmen di Georges Bizet, L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti, Nabucco di Giuseppe Verdi, I puritani di Vincenzo Bellini e Don Quichotte di Jules Massenet. Da ottobre 2025 a gennaio 2026 il palcoscenico del teatro cremonese ospiterà cinque importanti nuove produzioni realizzate in collaborazione con il circuito di OperaLombardia e con altri teatri italiani.

«Fino a otto mila posti di capienza — commenta il sovrintendente e direttore artistico del Ponchielli, Andrea Cigni — in questo teatro ‘virtuale’ che vede nel Ponchielli e in OperaLombardia un punto d’approdo per grandi talenti del canto, della regia e della direzione».

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cartellone

Tantissime giovani leve, tra i cast e nei team creativi: tra i cantanti spiccano i vincitori della scorsa edizione del concorso AsLiCo, da anni fucina di giovanissimi talenti spesso proiettati a grandi carriere proprio grazie ai debutti nei teatri lombardi. La collaborazione con il circuito di OperaLombardia dà anche quest’anno i suoi frutti, con un totale di 4.200 poltrone in cinque teatri di tradizione (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Pavia), un’ottimizzazione dei costi e una proficua condivisione di idee, risorse, progetti, palinsesti: un sistema virtuoso per la cultura e la musica sul territorio.

A presentare la stagione è il segretario artistico, Lorenzo Del Pecchia, che divide la stagione in due macro-aree: «Tre titoli saranno affidati a interpreti professionisti, già ampiamente affermati sia sul palcoscenico cremonese che a livello nazionale e internazionale: questo vale per Carmen, Nabucco e Don Quichotte, opere particolarmente impegnative. L’elisir d’amore e I puritani saranno invece interpretati dai vincitori dell’ultima edizione di AsLiCo, conclusasi il 6 gennaio scorso».

Cremona sarà capofila nella produzione di Nabucco, il 21 e 23 novembre, a undici anni dall’ultima rappresentazione della terza opera verdiana al Ponchielli. Come da tradizione, la domenica mattina precedente alla prima di ogni opera, si terranno nel Ridotto del teatro gli incontri a ingresso libero de L’opera si rivela, a cura di musicologi ed esperti di lirica che guideranno il pubblico cremonese alla scoperta dei cinque grandi capolavori.

Altra importante riconferma è Open, il progetto della Fondazione teatro Ponchielli che dal 2022 ha l’obiettivo di avvicinare i disabili sensoriali visivi e uditivi al teatro, rendendo l’attività di spettacolo accessibile e comprensibile a tutti. Ogni appuntamento sarà preceduto, nella stessa data dello spettacolo, da un percorso multisensoriale tematico alla scoperta del dietro le quinte e dei segreti di ciascuno spettacolo, che sarà accompagnato dal servizio di audio introduzione e audio descrizione, insieme ai sopratitoli dal vivo in lingua italiana e in inglese (per le opere in italiano) e in italiano e in francese (per le due opere in lingua francese), mentre sull’app Lyri saranno disponibili altre quattro lingue. Immutati restano i prezzi dei biglietti, con la rilevante riduzione per gli studenti sotto i 30 anni, per i quali il prezzo del biglietto resta di 15 euro: «Una delle cifre più basse al mondo — commenta Cigni — ma che abbiamo deciso di mantenere perché il teatro si riempie sempre più di giovani che formeranno il pubblico di domani».

Gli abbonamenti saranno in vendita da luglio, mentre i biglietti singoli si potranno acquistare a partire da settembre. Si rinnova anche il corso Per fare un’opera, che coinvolge studenti licei e scuole professionali che seguono una serie di incontri in teatro per imparare a costruire un’opera dal punto di vista tecnico e artistico, seguendo le prove e incontrando registi, scenografi e tecnici durante il processo produttivo per comprendere al meglio il funzionamento della macchina teatrale: «Un vivaio — spiega Cigni — di ragazzi che ci accompagnano durante tutto il corso della stagione. Un percorso che consente di formare nuovi tecnici di teatro e d’opera, che possono trovare proprio nel nostro ambiente la loro passione e il loro futuro lavoro».

Entusiasmo da parte dello staff del teatro, durante la presentazione della stagione, avvenuta ieri negli uffici recentemente ristrutturati: «Siamo felici — conclude Cigni — che la nostra stagione ospiti titoli frequentatissimi dai teatri di tutto il mondo, accostandoli anche a opere più ricercate e meno eseguite come Don Quischotte e Puritani: il primo, una novità assoluta per Cremona; il secondo, non rappresentato qui in città da diversi anni. Una stagione bella, tradizionale, ma anche molto coraggiosa».

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