04 Maggio 2025 - 10:46
CREMONA - Rullo di tamburi per il progetto ‘Giovani in Centro’, ormai pronto per la fase 2. La data di inizio della co-programmazione è l’8 maggio, in cui comincerà a prendere forma il piano di sviluppo e rigenerazione urbana per il centro di Cremona, messo a terra dall’amministrazione con lo scopo di ripensare il ‘canale urbano’ che unisce piazza Giovanni XXIII e piazza Lodi in un’ottica che sappia coniugare le esigenze di giovani e giovanissimi e l’offerta della città.
Giovedì prossimo, le associazioni che hanno risposto alla manifestazione di interesse (36 in totale) parteciperanno al primo incontro plenario delle attività, contribuendo ciascuna con la propria visione. Tra i presenti: le cooperative cittadine (Solco, Cosper, gruppo Gamma, Nazareth, Sentiero, Varietà), Caritas, Federazione Oratori Cremonesi e Confcommercio Cremona. Non ultima, Arvedi-Buschini (unica Fondazione nell’elenco).
Luca Burgazzi, assessore con delega a Turismo, espressività giovanile e associazionismo, ripercorre le tappe che hanno portato a questo punto di partenza cruciale. «Abbiamo promosso una manifestazione di interesse – spiega – scegliendo appositamente la via della co-programmazione. Siamo partiti proponendo alle associazioni del territorio un avviso pubblico, lasciando intendere che chi avesse voluto partecipare al progetto avrebbe potuto contribuire con le proprie idee e competenze. Ad oggi, gli enti ‘volenterosi’ sono poco più di una trentina, e provengono dalle realtà più disparate, pur inquadrate in tavoli di lavoro prefissati ed espressamente indicati dal bando».
Il Comune ha dato il ‘la’; ora la palla passa a chi diventa protagonista di un percorso fortemente voluto e annunciato, che si colloca sul crinale tra progettazione continua e divisione delle competenze.
«La procedura amministrativa a cui abbiamo fatto ricorso è stata, bisogna dirlo, abbastanza classica – aggiunge Burgazzi – anche se l’idea di promuovere un percorso di innovazione che sia generato ‘dal basso’ è caratterizzante e innovativa. Il Comune, in quest’ottica, si prende volentieri il merito di averne individuato e proposto la cornice. Staremo ora a vedere che cosa emergerà in fase di programmazione, che si concretizzerà nei singoli tavoli di lavoro in modo da elaborare i contenuti reali del progetto».
Come dichiarato dal Comune, le aree di lavoro su cui verteranno i tavoli e le attività saranno convogliate all’interno di quattro ambiti tematici: Culture giovanili e coinvolgimento attivo dei giovani; Modelli organizzativi e gestionali; Inclusione sociale e lavorativa; Relazioni fra il progetto e la città.
Anche se la fase dei lavori partirà a breve, le associazioni che non hanno potuto partecipare al bando non devono ancora considerarsi necessariamente escluse.
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