16 Aprile 2022 - 15:12
CASALMAGGIORE - Sono partiti alle 13 e 22, dall’attracco del lido Po, i canoisti che hanno preso parte alla discesa simbolica sul Grande Fiume da Casalmaggiore a Guastalla. Otto i partecipanti all’iniziativa, accompagnata da una giornata calda: al momento della partenza la temperatura era di 25 gradi. Insolito lo scenario, vista la scarsa quantità di acqua e l’emersione del fondale in riva sinistra, dalla parte di Casalmaggiore dunque, come «capitava negli anni Settanta». Poco prima della discesa in acqua abbiamo interpellato Paolo Antonini, presidente della Polisportiva Amici del Po, per rammentare le motivazioni alla base della manifestazione: «Arriveremo sino a Guastalla facendo uno zig zag sull’acqua. Ci fermeremo al porto di Mezzani per raccogliere altri canoisti, poi andremo a Viadana, Boretto, Pomponesco e infine Guastalla. E’ una occasione non solo per arrivare alla Festa delle Georgiche di Gustalla, ma per fare un po’ il punto su quel che sta accadendo sul fiume. Il primo tema da affrontare è la problematica della siccità, quindi con la indispensabile creazione di una cabina di regia che si occupi degli usi plurimi del fiume. E’ necessario, assolutamente, che ci sia una definizione di cosa serve in questo fiume, ai fini irrigui, ai fini turistici, e bisogna trovare delle forme di compensazione e di co-utilizzo. Il secondo obbiettivo certamente è quello legato ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Noi salutiamo con grande favore che il più grande finanziamento mai erogato sia relativo ai finanziamenti sul fiume Po. Dovremo vigilare perché questa non sia l’occasione, visto che si chiamano fondi per la rinaturalizzazione, per la distruzione dell’ambiente ma per la sua salvagardia e miglioramento. Questa è l’occasione per farlo».
Dal canto suo, Damiano Chiarini, presidente dell’associazione Persona-Ambiente, dice: «Siamo qua per una discesa simbolica, per promuovere la discesa sul Po di settembre, la 12esima, programmata per l’11 e 12 settembre. Il senso è dire che il fiume va difeso, su più aspetti. Noi sappiamo oggi che verranno spesi 350 milioni di euro su 56 aree del fiume nel progetto del Pnrr. Importante per noi è consultare le associazioni, i Comuni, i cittadini che vivono il fiume. Questo perché i soldi vengano spesi bene e non si calino dei progetti dall’alto».
Lo slogan dell’iniziativa è la difesa del fiume e delle terre di golena. Lo scorso anno sempre a Guastalla era stato organizzato un incontro alla presenza di Wwf, Aipo e Autorità di bacino ed era emersa la necessità della presenza di un organo di polizia sul fiume per vigilare sul bracconaggio e i furti delle imbarcazioni. Perché, come è stato ribadito tante volte in passato, il Po è terra di nessuno e i malviventi sono liberi di imperversare. La manifestazione ha avuto lo scopo, una volta di più, di tenere alta l’attenzione sul Po, bene da difendere e da valorizzare sempre di più. La sensazione è che l’attenzione delle istituzioni negli ultimi anni si sia alzata non poco. Ma non è sufficiente perché servono fatti concreti all’insegna della sostenibilità.
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