Fabio Guerreschi
Luglio 2014
Questa estate si sta imponendo per la sua stranezza. Fa freddo (e mi sembra una sorta di 'primunno', una quinta stagione, frutto di un mix tra una primavera calda e un autunno piovoso), ad Asola c'è stato un festival metal (con i mitici Skanners, non i primi che passano), il Brasile prende 7 gol dalla Germania e 3 dall'Olanda (con Italia, Spagna e Inghilterra che si sono dimenticate come si gioca a calcio e Cile, Colombia e Belgio che invece sanno come si fa) per poi accontentarsi di un irrilevante quarto posto, e il bassista dei Soundgarden che, come fosse la cosa più naturale del mondo, alla fine del concerto di Villafranca di Verona, regala il suo basso a un fan 'appostato' in prima fila.
Che qualcuno dalla prima fila passi una bandiera italiana a Chris Cornell e lui in cambio gli regali la sua maglietta l'abbiamo già visto fare tante volte (ricordo i Rush estrarre da tre gigantesche lavatrici messe sul palco una cinquantina di t-shirts e lanciarle al pubblico alla fine del concerto di Milano), ma Ben Shepherd slacciare la cinghia del basso, chiamare due della sicurezza per dargli una mano a passare il basso a un fan in prima fila... beh questo non l'avevo mai visto.
A parte essere una band spaziale, i Soundgarden sono sempre stati piuttosto imprevedibili e bizzarri. Meglio così, diamo un calcio (una volta ogni tanto) alla forma e concentriamoci sulla sostanza. A proposito, Shepherd nell'uscire di scena ha piantato una bella spallata ai suoi amplificatori che sono rovinosamente caduti sul palco. Niente lustrini, solo tanta sana rabbia rock!
Ecco qualche foto e il video di Superunknown.
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